Bonus nido, perché ancora molti pagamenti non sono arrivati? E’ questa la domanda che molte famiglie si stanno ponendo senza aver trovato finora risposta.
Tra i bonus che vengono riconosciuti alle famiglie italiane vi è uno che sta sollevando in questi ultimi periodi non poche perplessità. Trattasi nello specifico del bonus nido, ovvero quel riconoscimento mensile di una somma destinata alle famiglie che hanno bambini piccoli e che sostengono delle spese per il loro sostentamento.
Nello specifico gli accrediti interessano le famiglie che hanno i figli al di sotto dei 3 anni e pagano le rette di frequenza all’asilo nido che sia pubblico privato questo non rileva. Oppure affrontano delle spese per garantire un assistente sanitario domiciliare al figlio se questi è affetto di una malattia cronica grave. Come anticipato sopra, molte famiglie stanno lamentando il fatto che alcuni pagamenti non sono arrivati, cosa sta accadendo? Qual è il motivo di questo ritardo? INPS cerca di fornire una risposta esaustiva a tutte queste domande che sono state presentate.
L’INPS è l’ente previdenziale che raccoglie i reclami e le lamentele che provengono da parte degli utenti e risponde ai commenti direttamente dalla propria pagina social. Molte le domande sollevate sul bonus nido, si chiedono perché i pagamenti non arrivano nonostante le domande siano accolte ormai da tempo. Chi è pratico già sa che per poter controllare le proprie domande bisogna andare sul sito ufficiale dell’INPS, accedere nell’area di interesse ed autenticarsi con le proprie credenziali.
Dopodiché sarà possibile vedere appunto la situazione, ossia lo stato della propria domandina. Fatta questa premessa, quindi molti si chiedono perché se risulta accolta la domanda, il pagamento ancora non è arrivato. Su questo interviene INPS che scrive: “Ci scusiamo per l’attesa, i pagamenti sono in corso. Se ancora non ha ricevuto esito dipende dal carico di lavoro delle singole sedi”.
Da questa risposta cosa si evince? Che a gestire i pagamenti sono le strutture sparse su tutto il territorio. Quindi dipende dalla quantità di lavoro presente in ognuna di essa. E’ quello che accade un po’ per la Naspi: ci possono essere dei ritardi perché sono diverse le strutture coinvolte e pertanto le tempistiche possono essere differenti. Ci possono essere quelle più oberate di lavoro soprattutto nelle città grandi e quindi un carico di lavoro maggiore che provoca ritardi.
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