Ma è possibile percepire la Naspi ed esercitare comunque una professione? In questo articolo proviamo a far chiarezza su questo tema.
I dati relativi al mondo del lavoro sono da sempre molto allarmanti. Di recente sono stati registrati dei piccoli passi in avanti, ma non sono apparsi particolarmente significativi. Il problema che l’Italia si porta dietro da tempo è molto articolato. Da un lato c’è un fattore come quello relativo agli investimenti. Se ne fanno troppo pochi e di conseguenza gli sbocchi occupazionali finiscono per intasarsi per coloro i quali hanno delle competenze più o meno simili tra di loro. Dall’altra anche i settori in cui essi avvengono non sono quelli in grado di produrre grandi profitti visto che raramente sono altamente qualificati.
Un contesto del genere fa ridurre la quantità di denaro in circolazione in maniera inevitabile ed anche aziende che un tempo erano sanissime si trovano spesso costretto a fare dei sacrifici o a chiudere i battenti. In entrambi i casi chi ne paga le conseguenze, oltre ai titolari, sono anche i dipendenti. Che, come misura di supporto, possono contare sulla cosiddetta NasPI, vale a dire il sussidio di disoccupazione che viene erogato dallo Stato proprio per coloro i quali si ritrovano a non avere un lavoro per ragioni che vanno oltre la loro volontà. Ma chi percepisce questo sussidio può anche lavorare? Ecco come stanno le cose.
In linea di massima, come probabilmente è noto, si tratta di un qualcosa che non è consentito. Non si può lavorare se nel frattempo si percepisce la Naspi, dal momento che in casi analoghi, comunque registrati nel corso degli anni, le sanzioni sono state davvero notevoli. Detto ciò, però, come per ogni cosa, anche in questo caso ci sono delle eccezioni non di poco conto. Alcune persone che lavorano, infatti, possono continuare a percepire questo sussidio.
Si tratta, però, di un qualcosa che riguarda poche persone in termini numerici, a condizioni ben precise. Riceveranno ancora la Naspi, nonostante un contratto lavorativo in essere, coloro i quali sottoscrivono un contratto a tempo determinato di durata pari o inferiore a 6 mesi e che producano un reddito annuo che non superi gli 8.500 euro. Va da sé, invece, che a prescindere dal reddito un contratto a tempo indeterminato fa perdere questo diritto. Prima di vedere cosa bisogna fare nel caso in cui si può ancora percepire, ti segnaliamo come fare per farsi licenziare e percepire la Naspi legalmente.
Nel caso in cui si abbiano tutti i requisiti prima elencati per iniziare un nuovo lavoro pur percependo ancora la Naspi, è fondamentale in ogni caso informare l’Inps per permettere le valutazioni necessarie. E per permettere di valutare la situazione in maniera specifica. In conclusione, ti ricordiamo le date relative al pagamento della Naspi ad agosto.
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