Tutto pronto per settembre quando tornerà la carta spesa questa volta con una ricarica da 500 euro, nel frattempo sorgono i dubbi: chi percepisce l’ADI per esempio potrà rientrare in graduatoria?
C’è grande attesa in Italia per la carta spesa da 500 euro, nonché l’aiuto una tantum giunto già lo scorso anno da 460 euro (questa volta ha previsto un leggero aumento) utile per l’acquisto di beni di prima necessita o per pagare carburante e trasporti. Così come nella precedente occasione è in estate che c’è stata la procedura tra graduatoria, lettere da parte dell’INPS ai beneficiari che venivano avvisati dell’erogazione e le emissioni delle carte presso gli uffici di Poste italiane con tanto di credito già presente sulla carta. La procedura sarà la medesima, pertanto chi ne ha già beneficiato sa già a cosa andrà incontro.
E a meno che non sia varato l’ISEE rispetto rispetto allo scorso anno o non siano cambiate altre condizioni, rientreranno di nuovo in questo nuovo giro a discapito invece di chi, avendo invece sì subito una variazione di reddito nel corso dei mesi, potrebbe ritrovarsi escluso dalla lista degli indirizzati. Chi dispone già della carta postale visualizzerà un incremento del saldo coì come accaduto mesi fa in occasione della seconda ricarica, chi invece non è munito di carta dovrà appunto ritirarla al momento opportuno ovvero settembre.
Carta spesa, rientreranno anche i beneficiari ADI?
A differenza della scorsa volta, questa volta ci sarà un solo e unico pagamento annuale da appunto 500 euro rispetto ai 382,50 elargiti in passato in una prima occasione per poi aggiungersi un secondo pagamento da 77,50€ per un totale appunto di 460 euro. Tale misura di sostegno sarebbe al momento prevista anche per il 2025, così da aiutare per il terzo anno consecutivo gli italiani non in una maniera determinante in senso assoluto ma garantendo comunque un contributo apprezzato per chi lo riceve.
E a tal proposito, rientreranno in graduatoria anche i beneficiari dell’assegno di inclusione? Nella presente circostanza c’era ancora il reddito di cittadinanza e chi godeva di tale sostegno non ha potuto avere accesso all’altro aiuto economico. La situazione adesso non cambia ma si ripete: chi ha l’ADI non può avere anche la carta spesa. Le due misure sono incompatibili. Così come anche i beneficiari NASPI resteranno fuori.
Spetta a chi prende assegno unico e bonus nido?
Tale contributo è previsto solo per le famiglie composte da almeno tre membri, con ISEE entro i 15.000 euro e con priorità a chi ha bambini piccoli e anziani in casa ma che non percepisce già altre forme si inclusione sociale o lotta alla povertà tramite l’INPS. Fanno eccezione i nuclei che beneficiano di assegno unico e bonus nido: loro avranno comunque accesso, lì dove vi siano i requisiti, alla carta spesa. Eccezione intesa come casi in cui si percepiscono già soldi dall’INPS, ma si tratta nella fattispecie di forme di supporto alle famiglie e non contrato alla povertà per perdita o mancanza di lavoro.