Pensioni Poste maggio: queste persone la riceveranno con 7 giorni di ritardo

Pensioni Poste, cosa accadrà nel mese di maggio? Alcune persone la riceveranno in ritardo. Da cosa deriva questo differimento, può parlarsi di disservizio?

Persone anziane
Ritardi pensioni di maggio (Codiciateco.it)

Ogni volta che si parla di pensioni c’è sempre quel cavillo che sfugge o ancora persone che lamentano dei disservizi quando in realtà quanto accade è solo frutto di una disciplina che l’Inps ha previsto pedissequamente e si è altresì adoperato per divulgarla ai cittadini. Il problema principale è che spesso sono talmente tante le novità che magari i destinatari delle pensioni che sono persone anziane, hanno difficoltà a stare dietro a tutti questi aggiornamenti.

Quindi possono trovarsi anche confusi su quanto stia accadendo e male interpretare i cambiamenti che possono tradursi anche nel timore di non trovarsi dei soldi o di subire dei pregiudizi quando in realtà non è così. Un caso emblematico è quello che si verificherà a maggio, il prossimo mese perché non solo si parla in alcuni casi di aumenti e in altri casi no, è importante capire chi è il destinatario e chi invece no. Ma d’altra parte anche per quanto concerne il giorno in cui avverrà effettivamente l’erogazione mensile della pensione perché non sarà per tutti quanti uguale, quindi dipenderà da tanti fattori che adesso andremo a svelare.

Pensioni maggio, cosa accadrà ai pagamenti?

persone anziane
Pensioni maggio cosa accadrà (codiciateco.it)

Il mese di maggio è un po’ particolare per via delle modifiche e delle novità che ci saranno. Sono per lo più modifiche che determinano il quantum che verrà versato ad una piccola percentuale di italiani, in realtà si tratta semplicemente di un pagamento di arretrati dei mesi precedenti, cosa che già progressivamente l’INPS ha fatto. Ecco perché ormai è rimasto in via residuale questa piccola percentuale di pensionati che otterranno a maggio gli arretrati che tengono conto – come noto – della modifica dell’IRPEF che ha fatto sì che certe categorie di pensioni non rientrassero più nella soglia del 25% ma del 23%. Modifica che si traduce in aumento che l’Inps ha progressivamente tenuto ad aggiornare. Questa è la prima questione importante.

Ma ce n’è un’altra che merita parimenti attenzione e che riguarda al momento in cui la pensione verrà erogata. Un dubbio che investe i pensionati e che merita di essere precisato per evitare che gli anziani vadano alla Posta senza alcun esito. Le date sono ben stabilite, è inutile andare prima per ricevere somme che in realtà ancora l’INPS non ha erogato, non ha versato.

Una pagamento dilazionato

Per capire quindi quando effettivamente la pensione sarà disponibile bisogna tenere in considerazione diversi fattori, uno di questi riguarda dove la pensione viene versata perché qui ci sono delle differenze. Dunque andando nello specifico: chi riceve la pensione tramite accrediti sui libretti postali, conti correnti postali, PostePay Evolution e conti correnti bancari la pensione inizierà ad essere pagata a partire da giovedì due maggio. I titolari di conto BancoPosta invece la riceveranno mercoledì Primo Maggio, anche se è festivo .

Pagamenti in contanti

Per i pagamenti in contanti vi è ogni mese il calendario dei pagamenti ufficiale dell’INPS che uscirà entro fine mese. Ad ogni modo, quello che segue è il possibile calendario. Allora è diviso in diversi scaglioni da giovedì 2 maggio a mercoledì 7 maggio. Giovedì 2 maggio i cognomi dalla A alla B, venerdì 3 maggio dalla C alla D, sabato 3 maggio solo di mattina per i cognomi che vanno dalla E alla K.

Lunedì 5 maggio cognomi dalla L alla O, martedì 6 maggio cognomi dalla P alla R e infine mercoledì 7 maggio i cognomi dalla S alla lettera Z i quali riceveranno pertanto la pensione con 7 giorni di ritardo. Si noti bene che questo non è un disservizio quanto frutto di organizzazione per consentire un’erogazione più precisa e al tempo stesso evitare che si possa creare caos.

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