Pensioni, aumenti in arrivo. Bisogna aspettare il mese di aprile, ecco gli importi previsti e i beneficiari dell’incremento.
Il tema delle pensioni resta delicato e assai scottante, soprattutto per quanti sono alle prese con assegni ridotti. Da più parti si chiede un aumento dei trattamenti più bassi a fronte del costo della vita che seppur rallentato fa ancora sentire i suoi effetti sui redditi più esigui.
Le pensioni solitamente hanno, come altre prestazioni erogate a livello statale, delle perequazioni annuali, cioè degli incrementi, in base al tasso di inflazione stimato al 5,4 per cento annuo, in base ai dati dell’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) . Questa rivalutazione coinvolge i trattamenti più bassi ed è attesa nelle prossime settimane. Ma sta per arrivare, atteso per cedolino di aprile, un altro incremento. Vediamo di che cosa si tratta e chi interessa.
Pensioni, gli aumenti in dirittura d’arrivo
Come noto, il Governo ha deciso in sede di riforma fiscale l’accorpamento di due precedenti scaglioni di reddito IRPEF. Le aliquote sono ridotte da quattro a tre. Scompare la fascia al 25 per cento e si allarga quella al 23 per cento, con contribuenti di reddito fino a 28mila euro all’anno.
L’adeguamento deli scaglioni IRPEF comporta quindi anche degli effetti sulle pensioni. Infatti coloro che sono passati dall’aliquota del 25 per cento sono passati a quella del 23 per cento potranno godere di uno tassazione Irpef ridotta. Cosa che si traduce in un piccolo aumento sull’assegno pensionistico a partire dal mese di aprile.
Inoltre, questi pensionati potranno beneficiare nel trattamento di aprile anche dei conguagli calcolati per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024. I pensionati coinvolti sono quelli che dichiarano un reddito compreso tra 15.001 euro e 18mila euro. Si tratta dell’effetto del taglio del 2 per cento sullo scaglione IRPEF, dal 25 al 23 per cento. Ecco alcuni esempi per avere un’idea più precisa degli aumenti.
I redditi fino a 16mila euro versano di IRPEF 3.680 euro invece di 3.700, per un risparmio di circa 20 euro all’anno, corrispondenti a 1,67 euro in più al mese. Quelli di 20mila euro pagano di IRPEF 4.600 euro invece di 4.700 con un risparmio di 100 euro all’anno, che corrispondono a 8,35 euro al mese. I redditi di 23mila euro versano di IRPEF 5.290 euro invece di 5.450 con un risparmio di 160 euro in un anno, pari a 13,33 euro al mese.
I redditi di 28mila euro versano di IRPEF 6.640 euro invece di 6.700, con un risparmio di 260 euro all’anno che sono 21,66 euro al mese. Non ci saranno incrementi per i redditi inferiori ai 15mila euro annui, né per i pensionati al minimo (collocati nella no tax area), né per gli assegni inferiori a 653,84 euro al mese. Nemmeno le prestazioni assistenziali avranno aumenti, perché esenti da tassazione IRPEF.