Nel mese di settembre le pensioni saranno più alte per alcuni beneficiari: ecco chi sarà interessato dall’aumento della mensilità.
Con la mensilità di settembre, alcune categorie di pensionati riceveranno un aumento. L’incremento è dovuto ai conguagli IRPEF e alle nuove fasce di reddito previste dalla riforma fiscale. Quali sono, dunque, le categorie di pensionati che riceveranno un accredito più alto il prossimo mese? Ecco le informazioni al riguardo.
Aumenti previsti per le pensioni di settembre: le categorie di beneficiari che riceveranno più soldi
Con la Legge di Bilancio 2024 e l‘approvazione del provvedimento ufficiale sulla pensione di vecchiaia sono stati confermati i requisiti per le pensioni a tutti i lavoratori, sia quelli dipendenti che quelli autonomi. Le pensioni vengono pagate il primo giorno bancabile del mese, tranne per la mensilità di gennaio. Tramite il cedolino, i pensionati possono verificare l’importo erogato mensilmente dall’INPS e possono prendere visione dei motivi per cui l’importo ha subito una variazione. Il cedolino è accessibile tramite il servizio online.
Pensioni, aumenti nel prossimo mese
La riforma fiscale con la revisione delle Aliquote Irpef 2024 è stata confermata e approvata nel Consiglio dei ministri in data 28 dicembre 2023. La Manovra 2024 sta ora attuando la prima fase della riforma fiscale con il passaggio dell’IRPEF a tre aliquote e tre scaglioni di reddito. La nuova riforma IRPEF prevede un aumento delle pensioni. Agli aumenti in busta paga si aggiungono anche gli arretrati.
La riforma IRPEF è stata applicata sulle pensioni soltanto a partire dal mese di marzo. Alcuni pensionati non hanno ancora ricevuto la quota di aumento IRPEF. Gli arretrati sono stati erogati a partire da maggio. lI sito web dell’Agenzia delle Entrate spiega come non ci siano infatti stati cambiamenti nelle tempistiche dei rimborsi Irpef sulla pensione. L’IRPEF viene applicata sulla base del reddito annuo. Chi ha un reddito tra 15.001 e 28.000 euro vedrà un IRPEF minore, con un conseguente aumento di pensione di circa venti euro al mese.
Durante lo scorso anno sulle pensioni sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua. Tra gennaio e febbraio dell’anno in corso, l’INPS ha dunque provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione. In alcuni casi il recupero delle somme a debito è stato proteso alle mensilità successive. Sul cedolino di settembre, oltre all’IRPEF mensile, verranno quindi trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023.