Quando si va in pensione dopo aver versato anni e anni di contributi può capitare di avere diritto alla pensione supplementare: quando accade?
La pensione, per i giovani lavoratori di oggi, sembra essere una prospettiva sempre più lontana nel tempo e irrealizzabile. Da una parte è sempre più difficile trovare un’occupazione sicura, grazie alla quale si possono iniziare a versare i contributi. Dall’altra l’aumento dell’età pensionabile comporta uno spostamento sempre più in là nel tempo del momento in cui si smetterà di lavorare per potersi ritirare.
Per chi in pensione ci è già, però, vi sono alcune buone notizie. In particolare alcune categorie di pensionati potrebbero aver diritto alla cosiddetta pensione supplementare, anche nota come supplemento di pensione. Ma quand’è che questa eventualità si verifica e, soprattutto, cosa comporta da un punto di vista pratico?
Poniamo il caso di un titolare di pensione che, nel corso degli anni, abbia versato anche contributi nella Gestione Separata o nell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Oppure il caso di pensionati che, anche dopo aver raggiunto l’età per ritirarsi, abbiano continuato a lavorare. In questi casi si ha diritto a una pensione supplementare.
Per poter accedere al supplemento di pensione è necessario farne domanda, affinché l’INPS possa verificare i requisiti ed eventualmente passare a liquidare la pensione. Grazie alla digitalizzazione dei servizi tale procedimento è diventato piuttosto semplice e veloce. È infatti sufficiente recarsi sul sito dell’INPS e autenticarsi con la propria identità digitale.
In particolare ci si dovrà recare sulla sezione Prestazioni e Servizi e poi selezionare una delle seguenti opzioni, in base alle proprie necessità:
Questi due tipi di integrazione pensionistica hanno lo scopo di far valere la contribuzione accreditata in una gestione diversa da quella in cui si è divenuti titolari di pensione. Nel corso della propria carriera lavorativa, infatti, può capitare di versare contributi in forme diverse.
Un lavoratore autonomo a Partita Iva che a un certo punto diventi lavoratore dipendente, ad esempio, potrà ricevere una pensione pari ai contributi versati anche alla Gestione Separata o a una cassa contributiva specifica.
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