Come possiamo ricevere i soldi su un altro conto? Ecco la procedura per poter cambiare indirizzo di conto con la pensione.
Cambiando istituto di credito cambiano i dati del nuovo conto. Questa modifica, ovviamente, provoca un effetto a catena che, come un domino, costituisce una serie di azioni da mettere in atto. Questo effetto domino si costruisce a tutti i dati personali che sono stati ceduti agli enti competenti per tutte le attività burocratiche del caso, anche per ricevere la pensione. Questo significa che bisogna sempre tenere aggiornato tutti gli istituti che sfruttiamo di tutti i nostri dati.
Quando cambiamo i nostri istituti bancari cambiano anche dei dati essenziali per il riconoscimento del conto. Quindi, cambiando questi tipi di dati dobbiamo avvertire tutte le istituzioni ed enti con i quali abbiamo aperti rapporti di vario livello, lavorativo o pensionistico, ad esempio. Nel primo caso il discorso è molto lineare, le risorse umane dell’azienda o ente per cui si lavora acquisisce l’informazione dal lavoratore del cambio dei dati. Questo, quindi, è un dovere del singolo nei confronti del datore di lavoro per accreditare il proprio stipendio. Il ragionamento, quindi, è che la responsabilità è del singolo e non dell’ente che offre il lavoro, ma per la pensione?
Cambiando i dati cambiano gli estremi dell’IBAN e quindi anche l’accreditamento economico disposto per il singolo. Eccoci, quindi, davanti al problema che si pone anche con la pensione. Per i pensionati il discorso è molto simile al procedimento descritto nel mondo del lavoro, ma non completamente uguale. Intanto abbiamo un ente diverso che dispone la pensione, non si costituisce in un rapporto di lavoro. Quindi anche i rapporti sono diversi, oltre ai diritti che ne costituiscono la forma.
Quindi come abbiamo visto nel procedimento precedente, il pensionato può avvertire in autonomia del cambio dei dati bancari. Se dispone di una identità digitale come PIN dispositivo, SPID, Carta di identità elettronica e Carta nazionale dei servizi, può avvertire di questo cambio sul sito dell’INPS. Questo è possibile farlo in comodità da un computer, ma esiste un’alternativa ancora più comoda e funzionale, soprattutto per un mondo di persone molto avanti con l’età che deve gestirsi i rapporti con la tecnologia.
L’alternativa, funzionale proprio per sostenere e aiutare al meglio questo passaggio anche per chi non è avvezzo all’utilizzo d’identità digitali è svolto dalla stessa banca che provvede alle modifiche dell’ufficio pagatore. Infatti dal 10 aprile 2020 nel momento in cui cambiate banca i dati verranno consegnati all’istituto pensionistico, attraverso l’utilizzo di un database condiviso. Per motivi di tempo si consiglia di non cambiare conto corrente subito dopo aver ricevuto la pensione, così da smaltire il tempo di lavoro per l’acquisizione dei nuovi dati dall’istituto previdenziale.
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