Come viene distribuita la pensione di reversibilità? Ecco alcune informazioni utili per comprendere lee percentuali di divisione.
La pensione di reversibilità è un retaggio culturale molto antico che ci portiamo oggi ancora con noi nella nostra società, ma di cosa si tratta? Parliamo di uno strumento messo in atto dall’INPS per sostenere il coniuge “superstite“, quindi colui che è rimasto in vita dopo il decesso del proprio partner. Questo è vero ma non completamente, soprattutto perché gli aventi diritto sono pochi, ma ci sono, e non riguardano solo e unicamente il coniuge sopravvissuto. Vediamo insieme bene come funziona.
La pensione di reversibilità è un antico strumento finanziario che nasce in un contesto culturale molto specifico e che oggi sopravvive, soprattutto per la sua ottima funzionalità contro la povertà. Questa pensione rappresenta uno strumento finanziario dedicato ad alcuni specifici soggetti per permettere la loro sussistenza. Questo funzionamento già ci aiuta a comprendere come questo strumento nasca in una società dove l’uomo, all’interno del nucleo familiare, era la figura che si occupava del mantenimento economico della famiglia. Uno strumento, quindi, che voleva prima sopperire all’inquadramento sociale che assumeva la figura femminile, mentre oggi svolge un ruolo di sopravvivenza alla povertà.
Infatti non è il solo coniuge rimasto in vita a poter usufruire della pensione di reversibilità, ma anche i figli. No, non in tutti i casi è possibile ricevere la pensione come figli, anzi, solo se questa costituisce un valore di sostentamento importante che la sua assenza ne risulterebbe un pericolo. Già con questa descrizione possiamo ben comprendere come la reversibilità è soggetta a parametri che riconoscano, agli aventi diritto esterni dal coniuge, un valore essenziale alla sussistenza dell’individuo che rientra nella pensione.
Quindi come è distribuita la pensione di reversibilità? Il coniuge superstite ha diritto al 60% della pensione maturata e goduta in vita dal defunto. Il figlio unico superstite, invece, può ricevere la reversibilità fino al 70% se è un minore, studente o disabile. Cosa diversa ancora nel caso in cui oltre al coniuge sopravvissuto, ci sono dei figli a carico. In questo caso a ciascun figlio spetta il 20% della pensione. Ma se, invece, per qualunque motivo, il coniuge non ha diritto alla reversibilità, ma sono presenti i figli, allora questi hanno diritto al 40% della pensione.
Quindi, come abbiamo potuto constatare, la pensione di reversibilità assume il ruolo di sostentamento e di lotta alla povertà. Questa definizione ci permette di comprendere, al meglio, la funzione e quindi chi sono gli aventi diritto di tale pensione.
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