Come funziona la pensione di invalidità da lavoro nel caso di persone che risiedono all’estero: ecco le informazioni in merito.
Sul sito web dell’INPS si legge che la pensione di inabilità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale e permanente. Coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, e che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge, hanno diritto a tale beneficio economico. Per coloro che risiedono all’estero, le condizioni per percepire la pensione di invalidità sono differenti. Ecco cosa bisogna sapere.
I lavoratori che hanno svolto attività lavorativa fuori dall’Italia sono tenuti a versare i contributi in un solo Paese, in genere quello dove si svolge il lavoro. Per coloro che hanno lavorato in più Paesi dell’Unione Europa è previsto che i contributi già versati nei Paesi non sono trasferiti dall’ente previdenziale di un Paese a quello di un altro, né restituiti alla persona se questa si trasferisce in altro Paese. Per quanti hanno maturato periodi contributivi in un unico Paese, l’ammontare della pensione sarà calcolato in base alla legislazione del Paese in cui è stato svolto il lavoro, a prescindere dalla residenza.
La pensione di invalidità è una prestazione economica legata a requisiti contributivi. Nei Paesi dell’Unione Europea, l’ammontare della pensione di invalidità da lavoro dipende dal grado di invalidità riconosciuto. I requisiti e le modalità di calcolo del grado di invalidità variano sulla base delle norme nazionali di ciascun Paese. La domanda per la pensione di invalidità deve essere inoltrata nel Paese in cui si vive o nel Paese in cui si è stati assicurati per l’ultimo lavoro.
Sarà l’ente previdenziale del Paese in cui si fa domanda di pensione a determinare il diritto alla pensione di invalidità da lavoro. Nei Paesi dell’Unione Europea, i metodi di calcolo per l’importo della pensione di invalidità da lavoro sono due. Secondo il primo metodo, l’importo può essere fisso e non dipendente dalla durata dei periodi contributivi. In questo caso è richiesta l’assicurazione presso l’ente previdenziale locale quando si manifesta l’invalidità. Secondo il secondo metodo, in altri Paesi, il calcolo delle pensioni di invalidità avviene sulla base alla durata dei periodi contributivi versati in ciascun Paese. L’importo della pensione sarà tanto maggiore quanto maggiore è il periodo di assicurazione prima dell’invalidità.
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