Pensione con ‘soli’ 25 anni di contributi: le novità

Pensione con ‘soli’ 25 anni di contributi, è possibile? Scopriamo tutte le novità introdotte dal Governo e facciamo chiarezza su una questione molto delicata. 

Abbraccio anziani
pensione con 25 anni di contributi (Codiciateco.it)

Quello della pensione è da sempre un tema molto scottante perché riguarda una percentuale molto elevata di popolazione. Persone più o meno anziane che, dopo la fine della propria carriera lavorativa, attendono e sperano di percepire la pensione per godere del meritato riposo e vivendo con le risorse riconosciute a cadenza mensile.

Ovviamente per accedere alla pensione sono necessari alcuni requisiti che la legge riconosce ma che periodicamente aggiorna per adattarsi da una parte alle esigenze dei cittadini ma anche prendendo delle decisioni al passo coi tempi. Ecco perché alcune manovre sembrerebbero fatte proprio per alterare alcuni requisiti previsti dalla legge. Nello specifico si parla infatti di una manovra che potrebbe fare assolutamente la differenza.

Pensione con 25 anni di contributi, la nuova manovra

Operaio in fabbrica
Pensione in anticipo (Codiciateco.it)

Andare in pensione con “soli” 25 anni di contributi è possibile? Vediamo nello specifico di cosa si tratta. La commissione di dodici esperti del Cnel ha avuto alzare ancora di più gli anni di contributi per la pensione di vecchiaia, dai 20 di oggi infatti si passerebbe a 25. Un problema non poco rilevante per le nuove generazioni in particolare per i Millennials post 1996. Il tutto allo scopo di disincentivare in tutti i modi la pensione anticipata. 

La Commissione Brunetta ha altresì predisposto un salvagente per il Governo: un minimo di 25 anni di contributi versati altrimenti non si può andare in pensione. Ciò significa che non sarà più possibile ottenere la pensione di vecchiaia a 67 anni e 20 anni di contributi come ora, ma 67 anni e 25 anni di contributi. Il tutto si traduce in un disagio notevole soprattutto per le nuove generazioni.

Millennials in pericolo 

I Millennials subiranno in pieno l’aumento dei 25 anni di contributi per non parlare anche della soglia di accesso, peggiorata già l’anno scorso dal Governo. Si potrà uscire dal mondo del lavoro solo con una pensione di €1600 lordi al mese, una cifra che può averla solo chi ha una carriera ben retribuita e continua. Tutto questo è stato fatto allo scopo di quadrare il bilancio, il Governo si è mostrato disposto a sacrificare il futuro.

Gestione cookie