Come richiedere i cinque anni contributivi per la pensione: verifica se rientri o meno nell’apposita categoria ed effettua la domanda.
Se rientri nelle seguenti categorie potrai beneficiare di quanto previsto dal sistema di maggiorazione contributiva. Nel 2024 l’Inps tiene ad informare i lavoratori sui controlli e le procedure da effettuare nel caso in cui si possa applicare la maggiorazione prevista dall’art. 8 (comma 3) della legge 338/2000.
La richiesta di applicazione per la maggiorazione contributiva sulla propria pensione può arrivare a un massimo di cinque anni di lavoro. Il calcolo verrà effettuato per ogni annualità tenendo conto di una maggiorazione contributiva di 2 mesi per ciascuna.
Per poter ottenere la maggiorazione contributiva di due mesi l’Inps ha messo ad disposizione un elenco delle categorie predisposte ad accedere a tale servizio applicativo sulle pensioni.
Le categorie che rispettano tali requisiti – per accedere a un ulteriore servizio a sé stante rispetto alla ricezione dei 28 anni contributivi – riguardano le persone / i lavoratori invalidi (con un’invalidità riconosciuta per legge al 74%) oppure facenti parte del seguente elenco di possibilità. Fra queste rientrano – ad esempio – i lavoratori con usuali manifestazioni di epilessia o casi di psico-nevrosi. Nei casi di insufficienza cardiaca, coronarica e cardiopatie organiche.
Potranno inoltre richiedere tale maggiorazione i lavoratori con gravi lesioni o distruzione di ossa (in particolare del volto e anche in caso di protesi) con consecutive problematiche riscontrate nella masticazione o deglutizione. I lavoratori con perdita dai 2 ai 4 arti (superiori / inferiori), amputazione o impossibilità di movimento del capo o degli arti precedentemente descritti.
La richiesta per la maggiorazione contributiva (fino a un massimo di 5 anni da prendere in considerazione per la domanda) dovrà essere inoltrata all’Ente di competenza per il calcolo (in questo caso all’Inps) ricordando di inserire – in allegato – tutti i documenti necessari a riconoscere l’invalidità del lavoratore (e richiedente della maggiorazione contributiva) precedentemente siglati dalla Commissione Medica di riferimento.
Nel caso in cui si tratti di lavoratori con una riconosciuta manomazione irreversibile (riscontrabile nel parziale elenco precedentemente riportato e interamente consultabile seguendo il contenuto della Tabella A, allegata al D.P.R. 834/1981) ci si dovrà attenere al medesimo iter per effettuare correttamente la domanda.
Secondo quanto finora predisposto dall’Ente di competenza la maggiorazione contributiva per il nuovo calcolo delle pensioni verrà posta direttamente in aggiunta alla quota pensionistica di riferimento già percepita (fino a quel momento, oppure percepita per la prima volta) dal lavoratore richiedente.
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