Esiste un Fondo Casalinghe INPS che elargisce la pensione a tutte le donne che si sono sempre occupate della cura della casa: ecco come funziona
A differenza di un tempo, in quest’epoca moderna il ruolo delle casalinghe viene spesso sottovalutato. Eppure parliamo di un comunque di un ruolo importante nella società, perché è determinante per il benessere delle famiglie e l’organizzazione domestica. E rispetto a prima oggi è ancor più provante per certi aspetti, perché le donne sono sia lavoratrici che casalinghe e non è affatto semplice gestire la casa così. Merito a queste donne straordinarie ma anche agli uomini emancipati che fanno praticamente lo stesso, che sia vivendo da soli o con famiglia.
Pulizia domestica tra spazzate, lucidate, lavatrici continue e preparazione di pasti: carico di lavoro che aumenta in maniera proporzionale al numero di membri in famiglia. Se questa è composta da tre sarà un conto, ma discorso ancor più complicato in caso di due genitori e tre figli per esempio. Non è sempre semplice coniugare lavoro, vita e casa ed è per questo che ha preso sempre più quota la figura della lavoratrice domestica: se non c’è nessuno in casa che può dare una sistemata, ci penserà qualcun altro. Anche se molte famiglie stringono i denti per non avere altre spese a carico e risparmiare, tenendo comunque l’appartamento lucidato tra vari salti mortali.
A proposito di casalinghe, ancora non tutti sanno che esiste un fondo INPS che garantisce una pensione casalinghe all’indomani alle persone che, con tale ruolo, hanno versato una determinata cifra mensile. Parliamo di una cifra irrisoria, ovvero 25 euro al mese per un minimo di almeno 5 anni di contributi. E’ un modo con cui si può garantire una sicurezza futura anche a una donna che magari è sempre rimasta tra le mura domestiche senza mai lavorare oppure facendolo saltuariamente con collaborazioni occasionali.
Così come in futuro un lavoratore si ritroverà una somma costante mensile erogata direttamente dall’INPS, lo stesso potrebbe accadere anche per le casalinghe che in tanti anni si sono dedicate a tempo pieno alla casa tra non poche fatiche fisiche e che sarebbero in un certo senso almeno pagate verso l’età del pensionamento. Tuttavia i 25€ citati sono solo la base di partenza e non garantirebbero alla lunga, pur passando 30 anni, una cifra dignitosa e che permetterebbe di vivere. Più verosimilmente, per avere una pensione casalinga da 500€ alla fine della corsa, servirà aver versato una somma di circa 300€ al mese in cassa.
Non proprio semplicissimo in realtà, almeno non per tutti i nuclei familiari con un solo reddito. Per chi può, invece, sarebbe un modo per mettere soldi in un salvadanaio previdenziale per avere poi una rendita all’indomani. Ma dovrebbe partire a pagare da giovanissima, così da accumulare 500€ in circa 25-30 anni. E’ l’unico modo per avere alla lunga una cifra che, anche se da sola non basterebbe per vivere, possa comunque fare la differenza.
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