Pensione aprile, beffa sul conto se vivi in queste tre regioni d’Italia

Le tre regioni di Italia in cui la pensione di anzianità ad aprile riceverà un ridimensionamento: ecco quali sono.

Pensione ad aprile più bassa
Pensione ad aprile più bassa – codiciateco.it

La Manovra 2024 sta ora attuando la prima fase della riforma fiscale con il passaggio dell’IRPEF a tre aliquote e tre scaglioni di reddito. La nuova riforma IRPEF prevede un aumento delle pensioni di anzianità. Ma non tutte le regioni di Italia beneficeranno degli stessi aumenti delle pensioni di anzianità a seguito della riforma IRPEF. Tre regioni, in particolare, ad aprile vedranno infatti una diminuzione della pensione di anzianità stessa.

La riforma fiscale IRPEF e il cambiamento della cifra della pensione di anzianità ad aprile in tre regioni

Marito e moglie ricevono la pensione di anzianità più bassa
In quali regioni italiane le persona riceveranno pensioni più basse – codiciateco.it

L’Italia è un paese che offre indubbiamente molto per le persone anziane. Dall’assistenza sociale ai servizi medici, alle strutture ospedaliere. Non sempre però le pensioni di anzianità sono sufficienti a coprire i costi della vita. Proprio per questo esistono diversi sussidi economici pensati per i pensionati, come l’Assegno sociale, uno strumento di sostegno al reddito. Mentre la provincia autonoma di Bolzano ha cercato di far fronte al problema dell’insufficienza delle pensioni portando la pensione minima a mille euro, in altre regioni è previsto un aumento a seguito della riforma IRPEF.

La nuova riforma IRPEF determinerà un aumento di circa ottanta euro sulla pensione di anzianità. Questa misura interesserà solo determinate categorie di pensionati, che hanno un reddito medio basso. Anche nel rispetto di tale requisito reddituale, dell’aumento della pensione di anzianità non potranno beneficiarne tutti. La distinzione, in particolare, viene fatta su base sia regionale che comunale.

Il Governo Meloni, al fine di aiutare i contribuenti con redditi medio-bassi, ha attuato la riforma dell’IRPEF. I pensionati, i dipendenti e i percettori di NASpI e DIS-COLL con reddito annuo tra 15.001 e 28.000 euro vedranno rimodulata l’aliquota IRPEF da pagare. In questa fascia di reddito, la tassazione IRPEF era del venticinque per cento. Con la riforma, la tassazione scende al ventitré per cento.

L’IRPEF applicata per i pensionati che hanno un reddito annuo tra 15.001 e 28.000 euro sarà minore, con un conseguente aumento di pensione di circa venti euro al mese. Dal momento che da gennaio 2024 l’INPS non ha ancora riconosciuto la riforma IRPEF, l’aumento mensile arriverà tutto insieme ad aprile per un totale di ottanta euro di aumento (i venti euro sommati per i quattro mesi).

Regioni e Comuni hanno in autonomia deciso di aumentare l’aliquota dell’addizionale IRPEF. Le Regioni che hanno adottato questo meccanismo sono il Molise, il Lazio e la Toscana. In Molise, l’aumento della tassazione riguarda tutte le categorie di reddito, passando dal prelievo dell’1,73% del 2023 al 2,03% applicato nel 2024 fino ai 15.000 euro e dall’1,93 al 2,23% tra 15.000 a 28.000 euro. L’aumento dell’aliquota dell’Addizionale Irpef nel Lazio vede un incremento dall’1,73% nel 2023 al 3,33% nel 2024 per i redditi tra i 15 mila e i 35 mila euro. In Toscana le aliquote IRPEF riguarderanno i redditi sopra i 28 mila euro.

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