Pensioni aprile, c’è grande impellenza dopo le feste di Pasqua che hanno portato più spese del solito: molti pensionati, tuttavia, dovranno aspettare cinque giorni in più
Mese nuovo, nuova mensilità. E’ puntualmente il primo pensiero di tutti, questo, soprattutto in un periodo storico tanto complicato sul piano del costo di vita dove avere nuova liquidità è necessario per tener botta. Così terminato anche questo mese di marzo e passate anche le festività pasquali, ecco che ci si affaccia verso il nuovo accredito che sia dall’azienda di riferimento per i dipendenti o dall’INPS per i pensionati che anche attendono fremendo.
Come intuibile, dato il ponte di Pasqua avviatosi nel wekeend e che andrà a concludersi nel giorno di Pasquetta che cade il 1 aprile, l’appuntamento coi pagamenti è direttamente a partire dal 2 aprile. E’ da questo giorno che i pensionati, che sia in banca o in posta, riceveranno il pagamento e potranno prelevarlo agli ATM o negli uffici postali. Bisognerà armarsi di pazienza come ogni volta e anche di più a questo giro, perché arrivando subito dopo le feste e le spese derivate si prevedono lunghe file sin dalle primissime ore del via libera mensile.
Pensioni aprile Poste, chi dovrà aspettare il giorno 5
Tuttavia, come da anni a questa parte da quando c’è stata la novità introdotta con la pandemia da Covid-19, chi non preleverà la pensione presso gli sportelli automatici di Poste italiane e vorrà ritirarla in contanti all’interno dell’ufficio dovrà seguire un calendario ben delineato che si basa sull’ordine alfabetico dei cognomi. C’è dunque chi è abituato a dover attendere rispetto al giorno ordinario di consegna, ma forse peserà ancor di più in un periodo tanto sensibile come dicevamo.
Sorride chi ha il cognome che inizia dalla lettera A o C che potrà recarsi in Posta già il 2 aprile stesso, mentre chi va dalla D alla K dovrà attendere 24 ore in più aspettando il proprio turno il 3 aprile: appuntamento il 4 per chi va dalla L alla P e addirittura il 5 aprile per chi va dalla Q alla Z. Quest’ultimi pensionato, quindi, dovranno armarsi di pazienza in quanto potranno mettere le mani sui propri soldi solo 5 giorni dopo rispetto alla data ordinaria: non l’1 per i motivi di cui abbiamo detto, ma il 5 dovendosi organizzare come sicuramente già fanno poiché è una circostanza di ogni mese.
La soluzione, altrimenti, attraverso un parente o in autonomia armandosi di coraggio, è di recarsi presso un ATM postale con carta dove ritirare la propria pensione serenamente e già a partire dal giorno 2 volendo. Diversamente, invece, non c’è alternativa se non quella dell’attesa: un problema per chi nel frattempo non ha altri soldi con cui fare da ‘ponte’ in questo periodo, quasi un vantaggio per chi invece sì che ha un’alternativa e si recherà negli uffici quando ormai questi saranno già sfollati e faranno il tutto con una certa comodità.