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Pensione alternativa, puoi prelevarla in anticipo in questi casi

Si chiama pensione alternativa, scopriamo tutti gli aspetti correlati e quando è possibile richiederla: vantaggi e trattamento fiscale.

Denaro messo da parte per la pensione
Denaro messo da parte per la pensione (Codiciateco.it)

Non si sente nominare spesso, eppure si tratta di un sistema pensionistico che conviene a tanti lavoratori. Si chiama pensione alternativa, chiamata anche pensione integrativa, e si pone come forma di risparmio per l’ottica pensionistica, destinata all’accumulo di denaro, durante la propria carriera lavorativa, in modo tale da avere un fondo per la pensione.

In poche parole, significa mettere soldi da parte per avviare il proprio fondo pensionistico, destinata soprattutto a certi lavoratori e a una determinata fascia di età, in particolare per i più giovani, i quali si ritroveranno a lavorare per più anni e a percepire pensioni sempre più basse. Vediamo come funziona questo tipo di pensione e a chi è rivolto.

Pensione alternativa o pensione integrativa: i lavoratori che dovranno richiederla

Giovane che pensa alla vecchiaia
Giovane che pensa alla vecchiaia (Codiciateco.it)

Secondo le stime fornite dall’ISTAT, oggi ci sono oltre 16 milioni di pensionati in Italia, numero destinato a salire nei prossimi anni, grazie all’allungamento della vita e alla crescita della popolazione. Se da una parte sono in progressivo aumento i pensionati, quindi le persone anziane, sono sempre meno i bambini, a causa del cosiddetto inverno demografico.

Ciò crea uno squilibrio all’interno della società, perché significa che entreranno sempre meno contributi nelle casse dell’INPS, ma ci sarà maggiore necessità di erogare pensioni. Un quadro, quello italiano, ma non solo italiano, è una condizione simile in tutti i paesi avanzati, che crea tensioni e paure per il futuro.

Ad affiancare la pensione di vecchiaia ordinaria, fissa a 67 anni, almeno per il momento, e la pensione anticipata, c’è anche la pensione alternativa/integrativa, che un lavoratore può programmare per aumentare il proprio fondo pensionistico. Si tratta di un sistema che permette di integrare la pensione erogata dal sistema pubblico.

Integrare la pensione per migliorare lo stile di vita

Questa formula ha l’obiettivo di migliorare il proprio stile di vita, una volta che si va in pensione. Le pensioni integrative godono di benefici fiscali e di una protezione speciale. È destinata soprattutto a certe categorie di lavoratori, sia dipendenti che autonomi, sia per i soggetti senza reddito che percettori di redditi diversi da lavoro.

Ma quali sono i vantaggi che la pensione alternativa comporta? Prima di tutto, la flessibilità nella gestione del denaro, l’impignorabilità, la scelta tra varie opzioni di rendita al raggiungimento dei requisiti, e alcuni vantaggi successori (quindi senza essere soggetti a imposte di successione).

Dal punto di vista fiscale, la pensione alternativa viene detratta dal proprio reddito fino a un massimo di 5.164 euro, mentre l’Irpef subisce una variazione rispetto alle aliquote ordinarie, con l’applicazione di una percentuale che va dal 9% al 15%. Ma quando si può ritirare il proprio denaro?

Quando è possibile ritirare il denaro prima della pensione

Si può ritirare il proprio denaro anche prima di andare in pensione. Non si può ritirare il 100% del denaro depositato, ma il 75% del montante maturato per le spese sanitarie straordinarie, che devono essere documentate, alle quali è soggetta una tassazione del 15%, riducibile al 9% a seconda degli anni di contributi.

Altrimenti, si può ritirare il 75% del denaro per l’acquisto o per la ristrutturazione della prima casa, per se stessi o per i figli, con una tassazione del 23% applicata ai contributi versati e dopo 8 anni dall’iscrizione dalla previdenza complementare. Infine, si possono ritirare soldi per motivazioni personali, sempre dopo 8 anni dall’iscrizione alla previdenza complementare, per una quota non superiore al 30% e con una tassazione al 23%.

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