La PEC, acronimo di Posta Elettronica Certificata, insieme allo SPID e alla CIE, rappresenta uno degli strumenti fondamentali e più utilizzati per lo sviluppo dei servizi online.
La pandemia da coronavirus covid-19 ha avuto un risvolto poco considerato ma decisamente molto importante. Ha costretto l’Italia nel suo complesso, tanto a livello di servizi pubblici che di servizi privati ad accelerare nella digitalizzazione e nella dematerializzazione. Soprattutto della parte burocratica. Un vero e proprio salta quantico nel futuro. Un salto nel futuro che però ha trovato il Paese impreparato.
Tanto a livello di infrastrutture di rete, le connessioni veloci in Italia non sempre sono all’altezza. Quanto a livello di alfabetizzazione informatica dei fruitori dei servizi online. Per non tacere dell’età media degli italiani che inevitabilmente ha giocato un ruolo nel rallentare lo sviluppo di un modo di lavorare diverso, con meno fronzoli, con meno legami, con oggettivi rischi in termini di cyber sicurezza ma con innegabili vantaggi economici, sociali ed ambientali.
Per questo motivo è stato necessario, quasi obbligatorio, familiarizzare con strumenti come lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale ormai diffuso in oltre 30 milioni di account. Con la CIE, la Carta di Identità Elettronica ora utilizzatissima per tante transazione. Ed ovviamente con la PEC, la Posta Elettronica Certificata che però con i suoi 11 milioni di caselle è decisamente sotto dimensionata rispetto agli altri strumenti.
Per questo motivo i principali provider hanno lanciato una vera e propria campagna di adesione allo strumento mettendo sul mercato tutta una serie di sconti e di vantaggi tecnologici mai visti prima. Tra questi si distingue Poste Italiane che all’inizio di marzo ha cambiato tariffe e spazi cloud tanto da rendere davvero appetibile il prodotto. Sono tre i fattori che la rendono uno degli strumenti migliori sul mercato.
Il primo è il prezzo. Con soli 7 euro è possibile acquisire una casella con 2 Giga di spazio, peraltro espandibile, e con all’interno una serie di servizi a valore aggiunto come antivirus e antispam e doppio livello di autenticazione. Il secondo è la durata del servizio. Per la cifra indicata si hanno due anni certi con la possibilità di allungare l’accordo a tre anni. Il terzo è tutto tecnologico ma non per questo meno di rilievo. Si accede da una semplice interfaccia web, si può abilitare, registrando il servizio su INAD; come domicilio digitale. Per non tacere della comunicazione sicura per ogni tipo di transazione sia esse commerciale, legale e di carattere economico
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