In determinati casi i pagamenti dell’INPS possono avvenire anche in contati; l’Istituto in una recente nota chiarisce quando.
L’INPS è quell’Istituto che provvede a garantire le prestazioni previdenziali così come le prestazioni a sostegno del reddito in favore dei lavoratori che hanno perso il lavoro, eroga indennità di vario tipo, cura l’acquisizione dei contributi previdenziali oltre che altri servizi come il più recente PRISMA. È un ente pubblico non economico, nel senso che è gestito dal Ministero del Tesoro ma è anche l’ente che si occupa di elargire economicamente i sostegni necessari alla popolazione.
In genere l’accredito delle somme spettanti, oltre a seguire un calendario dettagliato mese per mese, avviane con versamento su codice bancario o postale. Tuttavia in alcuni determinati casi i pagamenti dell’INPS possono avvenire anche in contanti. In una recente circolare l’Istituto ha chiarito quali sono le eventualità previste e quelle che sono le modalità da seguire.
Con il messaggio numero 2672 dei giorni scorsi, l’INPS chiarisce per operatori dell’Istituto e cittadini quelle che sono le regole da seguire e sapere per avviare e richiedere i pagamenti in contanti. Primo paletto indispensabile è che i pagamenti possono avvenire in contanti solo nella misura in cui non superino la cifra di mille euro, sia per quanto riguarda le pensioni che per le altre prestazioni elargite dall’Istituto a beneficio dei cittadini.
L’Istituto passa poi ai chiarimenti rispetto al limite generale dei 5mila euro. L’art. 49 del dlgs n.231/2007 innalza il limite di contanti trasferibili a 3mila euro, cifra che è poi stata ulteriormente modificata con la Legge di Bilancio del 2023 con un’asticella alzata ad appunto 5mila euro. Tuttavia l’art. 2 comma 4 del decreto legge n. 138 del 2011 stabilisce che stipendi, pensioni e compensi superiori ai mille euro devono essere erogati con strumenti di pagamento elettronici qualora arrivino dalla Pubblica Amministrazione.
Di conseguenza, l’INPS essendo un ente pubblico deve sottostare alle disposizioni riportate specificamente al decreto 138.
Per poter effettuare il pagamento in contati, gli operatori delle sedi INPS devono quindi prima di tutto verificare che la somma da elargire non superi il limite dei mille euro. Solo a seguito di tale controllo possono avviare il pagamento in contanti. Qualora invece si rendano conto che la somma è superata, devono contattare l’interessato e questo deve aprire un conto corrente o altro strumento di pagamento i ricezione elettronica senza. Gli operatori devono altresì informare il cittadino che senza la comunicazione di un IBAN, qualora sia necessario, la somma spettante sarà trattenuta in sede.
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