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Ottenere un finanziamento se segnalato nella lista CRIF è possibile: le banche che lo permettono

I cattivi pagatori segnalati nella lista CRIF hanno qualche speranza di ottenere comunque un prestito. Basta conoscere le condizioni da soddisfare.

Le banche prima di concedere un prestito verificheranno l’affidabilità creditizia del richiedente. Devono avere la certezza che non ci sia rischio di insolvenza.

Come ottenere un prestito da cattivo pagatore
Come ottenere un prestito da cattivo pagatore (Codiciateco.it)

La richiesta di un prestito è l’unico modo che tante persone hanno per affrontare una spesa improvvisa, pagare il matrimonio o la festa di Laurea oppure per procedere con una ristrutturazione in casa. La liquidità manca dato che accumulare risparmi diventa sempre più difficile a causa degli alti costi della vita.

Di conseguenza l’unica strada percorribile diventa la domanda di finanziamento ad una banca o finanziaria. Gli istituti di credito sono pronti ad erogare somme di denaro non elevate – solitamente entro i 60 mila euro per un prestito personale – ma prima dovranno verificare che il richiedente abbia i mezzi per saldare il debito con rate mensili di eguale importo. La busta paga da lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato è la migliore garanzia che si possa offrire. Ma cosa accade se si è cattivi pagatori?

Iscrizione nella lista CRIF, si dovrà rinunciare ad un prestito?

L’iscrizione nella lista CRIF avviene in caso di mancato pagamento di una rata di un finanziamento o di versamento in ritardo della stessa. La segnalazione di cattivo pagatore preclude generalmente la possibilità di poter fare domanda di un nuovo prestito.

Il prestito per cattivi pagatori
Il prestito per cattivi pagatori (Codiciateco.it)

La banca, infatti, difficilmente si fiderà di una persona che in passato si è già resa insolvente. C’è solo un modo per poter dimostrare la propria affidabilità nonostante l’iscrizione nella lista CRIF (ricordiamo che i dati vengono cancellati trascorsi dodici mesi se il ritardo è di una o due rate e di 24 mesi per tre o più rate non versate nonché di 36 mesi per le morosità più gravi). La strada percorribile è la cessione del quinto.

Si tratta di una particolare tipologia di prestito concesso unicamente ai pensionati e ai lavoratori dipendenti. Prevede che datore di lavoro ed ente pensionistico trattengano la rata mensile (che non può superare un quinto dello stipendio o della pensione) direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensionistico. In questo modo non ci sarà possibilità di insolvenza e la banca potrebbe accettare l’erogazione del prestito ad un cattivo pagatore.

L’altra strada percorribile è quella del prestito cambializzato. Il richiedente accetta di firmare delle cambiali per ottenere la liquidità necessaria che garantiscono alla banca di ricevere indietro i soldi altrimenti la rivalsa sarà immediata.

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