In vacanza con Postepay, lo facciamo ogni anno ma probabilmente molti non sanno una cosa: occhio a cosa fare attenzione in sede di prelievo
Chi non conosce Postepay in Italia? Pur non avendola tutti, è comunque nota a chiunque. La carta prepagata di Poste italiane ha completato più di 20 anni dal grande lancio e a distanza di tempo continua ad essere un assoluto riferimento per i pagamenti digitali e le operazioni on line nel nostro Paese. E per chiunque: anziani, adulti ma anche giovani e giovanissimi. Esistono infatti soluzioni alternative come la Postepay Green mirata in particolare ai minorenni che possono avere un’indipendenza economica, ma anche opzioni come i pagamenti p2p e non solo rendono tale soluzione interessante anche per la fascia giovanile.
Costa poco, funziona bene e gli sportelli ATM dove attingere contenti sono sparsi e ben distribuiti sul territorio della propria città ma in generale in Italia. Così non c’è nessun tipo di problema anche in vacanza quando si tratta di contesto nazionale: prima o poi, qualunque sia la meta, spunterà di certo un ‘PT’ con la classica sigla in giallo e blu che allude a un ufficio postale o uno sportello per le varie operazioni. E il prelievo è gratis con la Postepay Evolution, costa 1 euro invece con la versione Standard che ha perso però forza negli anni da quando è subentrata la ‘sorella’ dotata di IBAN.
Tra l’altro, a differenza di prima, da un po’ di tempo a questa parte è possibile richiedere una Postepay anche on line; se prima era necessario recarsi in ufficio per poterne avere una, ora non più. Basta andare nell’apposita sezione on line del sito e cliccare su ‘Richiedi on line‘ dove bisognerà seguire la procedura una volta autentificatisi con SPID. Il canone annuale nel corso di questi anni è salito a 15€ rispetto ai 10€ precedenti che ancora pagano i vecchi clienti, ma parliamo comunque di una cifra ampiamente alla portata.
Per quanto riguarda però il prelievo di cui dicevamo, occhio a una dinamica probabilmente non nota a tutti coloro che hanno tale carta ma che porterebbe a una potenziale brutta sorpresa. In alcuni casi, infatti, il prelievo non è più a costo zero ma sale di parecchio. Succede tendenzialmente quando siamo lontani per vacanza o lavoro: se prelevare da un ATM bancario dei paesi Euro costa 2€, si parla invece molto di più lì dove ci trovassimo oltre i confini continentali dove – ovviamente – non sono presenti sportelli postali.
A quel punto dovrebbe necessariamente rifarci a un ATM bancario il quale, non appartenente al circuito europeo, farebbe scattare una tariffa di 5€ per il prelievo più l’1.10% dell’importo prelevato: significherebbe un totale di 10.5€ di tariffa per prelevare il corrispondete di 500 euro nel Paese di riferimento. Non sarà la fine del mondo specialmente in vacanza ma è bene saperlo così da organizzarsi: prelevare tre volte porterebbe una spesa di oltre 30€ dal nulla. Meglio partire già con dei contanti o utilizzare a più riprese la carta pagando coi pos.
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