E’ in arrivo un nuovo e molto interessante decreto per quanto riguarda la Comunità delle Energetiche Rinnovabili: scopriamo i dettagli
Non è certo un mistero che, ormai sempre di più, il nostro Paese (così come tanti altri) abbia imboccato la strada delle rinnovabili per tentare di migliorare le condizioni ormai disastrose e soprattutto complesse in cui versa il pianeta che ci ospita. E che, purtroppo, per troppo tempo abbiamo maltratto.
Negli ultimi tempi soprattutto però sono notevoli i passi avanti che si stanno facendo e proprio per questo motivo oggi vogliamo parlarvi dell’uscita del Nuovo Decreto rivolto alle Comunità Energetiche Rinnovabili: scopriamo insieme il suo contenuto, gli obiettivi e soprattutto in che modo potrebbe interessarci.
Comunità Energetiche Rinnovabili, il decreto
Ebbene sì, sul sito del MASE è stato ufficialmente pubblicato un Decreto di estrema importanza ma che soprattutto potrebbe costituire una differenza non sottovalutabile per tutti noi e per il pianeta che ci ospita. L’argomento di discussione di questo decreto, infatti, riguarda proprio le energetiche rinnovabili e il loro sviluppo, oltre che consumo. Quando parliamo di Comunità delle energetiche rinnovabili e di autoconsumo, infatti, facciamo riferimento a due punti saldi dell’attuale transizione energetiche in cui è entrata ormai il nostro Paese.
Nello specifico, l’obiettivo principale di questo nuovo decreto è proprio quello di migliorare e dunque anche incentivare la diffusione delle energie di fonti rinnovabile. In particolare, verrà messo l’accento proprio sull’elettricità prodotta da Comunità Energetiche Rinnovabili. In vigore dal 24 Gennaio fino al 31 Dicembre del 2027, questo decreto prevede una possibile chiusura anticipata solo in casi si raggiunta un contingente di potenza corrispondente a 5 GW. Ma cerchiamo di scoprire di più sul contenuto di questo decreto.
I benefici del nuovo decreto
Ma arriviamo ora a capire quali sono i punti principali trattati proprio all’interno di questo nuovo documento, che come ben sappiamo ha dovuto attendere ben 9 mesi prima di essere approvato. L’obiettivo principale è dunque quello di riuscire a ottenere uno sviluppo di ben 7 GW grazie proprio agli impianti rinnovabili in una dimensione di autoconsumo e per quanto riguarda tutto il livello nazionale. Approfondiamo il suo cintenuto.
Due, in particolare, sono i benefici previsti dal Decreto Comunità Energetiche Rinnovabili. Innanzitutto vi sarà un contributo a fondo perduto che potrà raggiungere anche il 40 per cento dei costi per lo sviluppo di 2 gigawatt complessivi; mentre, dall’altro lato, viene offerta una tariffa molto interessante per produrre e condividere energia pulita su tutto il territorio. A essere interessati da questi due possibili benefici inclusi all’interno del nuovo decreto Comunità Energetiche Rinnovabili sono tutti coloro che investono nelle rinnovabili.