Nuovo bonus in arrivo, per molti italiani ci saranno 850 euro in più al mese nel portafoglio: scopriamo insieme tutti i dettagli del Decreto.
L’inflazione è uno dei mali peggiori che sta affliggendo il 21esimo secolo. Parliamo di un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi, specie di quelli di prima necessità. La conseguenza? Sempre più italiani, visto che gli stipendi medi sono rimasti gli stessi, fanno fatica a sostenere persino quelle spese che, prima, non rappresentavano un problema.
Come correre ai ripari? La prima e più importante regola è ovviamente quella di risparmiare ovunque si possa. D’estate, tanto per fare un esempio, il primo apparecchio da tenere sotto stretta sorveglianza è il condizionatore. Nonostante sia tra i più energivori della nostra casa, di modi per spendere meno senza rinunciare al suo utilizzo ne esistono parecchi.
L’altro, importante strumento che viene in soccorso alle famiglie sono i bonus rilasciati dal Governo. Ve ne possono essere di svariate categorie: da quelli per la casa, a quelli che invece sono indirizzati a specifiche fasce di popolazione.
Bonus anziani da 850 euro al mese: come funziona e chi può richiederlo
Proprio in materia di bonus, lo scorso 18 marzo 2024, con il Decreto anziani pubblicato in Gazzetta ufficiale erano state messe nero su bianco nuove modalità di assistenza nei confronti delle fasce più deboli di popolazione. Parliamo, nella fattispecie, di persone anziane non autosufficienti.
Il decreto, che mira a migliorare la qualità della vita di queste persone, ma anche a sostenere i caregiver che si occupano di assisterle, prevede un bonus di 850 euro al mese destinato a tutti gli appartenenti alla categoria sopra menzionata. Anche se, e ciò è bene specificarlo, la prestazione è attualmente in fase sperimentale.
Per accedere a questo bonus, uno strumento fondamentale per far fronte alle esigenze di cura e di assistenza, i requisiti sono i seguenti: età minima di 80 anni; isee non superiore a 6mila euro; gravissima necessità di assistenza. Un parametro, quest’ultimo, che viene valutato da una commessione nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Questo contributo, denominato “Prestazione universale”, si somma all’indennità di accompagnamento che, per il 2024, è pari a 531,76 euro mensili. Ne consegue, dunque, che gli anziani non autosufficienti che versano in condizioni di gravissima necessità possono arrivare ad ottenere circa 1.400 euro al mese.
Anziani non autosufficienti: come viene erogata la Prestazione universale
Il bonus presentato in Gazzetta ufficiale lo scorso marzo prevede due tranche di erogazione. Una quota fissa, pari all’importo dell’indennità di accompagnamento (531,76 euro), ed una quota integrativa. Gli 850 euro, per l’appunto, che rappresentano un assegno di assistenza destinato, però, solo ed esclusivamente al pagamento di servizi di assistenza personale e domiciliare.
Questa quota integrativa, pertanto, non può essere sfruttata per spese di altro genere. In virtù di ciò, eventuali fondi non utilizzati dovranno essere restituiti allo Stato. Trattandosi di bonus, occorre anche ricordare che gli importi menzionati non costituiscono reddito, e dunque non possono essere soggetti a pignoramento.
Come presentare la domanda? Tutto quello che occorre fare è attendere la fine dell’anno per inoltrare la richiesta, che andrà probabilmente formulata attraverso il portale dell’Inps. Tuttavia, essendo un progetto ancora in fase sperimentale, è probabile che ulteriori aggiornamenti arrivino nei prossimi mesi.