Arriva un nuovo bonus per gli anziani del valore pari a 850€: ecco cosa bisogna fare per ottenerlo ed a chi è riservata questo aiuto pensato dal Governo.
Con il costo della vita che cresce senza apparente soluzione di continuità, in ambito europeo ma soprattutto in Italia, e con gli stipendi e le pensioni che, invece, restano costanti, sono sempre le fasce più deboli della popolazione a pagare le conseguenze più gravi. In tal senso, capita sempre più frequentemente ormai che lo Stato cerchi di porre un freno a questa situazione attraverso degli strumenti di assistenza. Come il nuovo bonus pensato per gli anziani di cui ora andremo a parlare. Al fine di fare chiarezza su questa nuova misura.
Si tratta di una misura assistenziale importante che mette a disposizione delle persone anziane un bonus del valore pari a 850€. Una cifra di certo non di poco conto. Per alcuni di loro, infatti, la vita rischia di diventare insostenibile ed un aiuto del genere non può che fare bene. Tale assegno, però, non è chiaramente a disposizione di tutti ma solo di coloro i quali hanno determinate caratteristiche. Andiamo a vedere quali sono questi requisiti da avere.
Come è facilmente intuibile, un bonus di questa portata non è riservato a tutti. Men che meno a tutti gli anziani. Potranno usufruire di questa misura assistenziale del Governo le persone con più di 80 anni che non sono autosufficienti. E’ necessario, inoltre, che l’ISEE della persona a cui va riconosciuto questo assegno non sia superiore a 6.000 euro annui e che, per giunta, hanno bisogno di una assistenza costante e di cure continue. Che abbiano, insomma, l’indennità di accompagnamento.
Per finanziare questo aiuto economico sono stati stanziati 500 milioni di euro da spalmare, per così dire, su due anni. Nelle tasche di chi ne avrà diritto arriveranno, come detto in precedenza, 850€ al mese. C’è da dire, però, come sottolineato da Tuttolavoro24.it, che la platea interessata a questa iniziativa è davvero molto ristretta.
Inoltre, resta da chiarire l’aspetto relativo ai criteri per stabilire che una persona si trovi in uno stato di bisogno assistenziale gravissimo. In tal senso, spetterà alla commissione tecnico-scientifica stabilire questi parametri. Insomma, dopo la batosta dell’ADI che non si rinnova automaticamente, arrivano buone notizie per i pensionati italiani.
L’assegno di prestazione universale (questa è la denominazione ufficiale) è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri e sarà poi effettiva a partire dal primo gennaio del 2025.
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