Per chi ha debiti con il Fisco arriva un sospiro di sollievo: è prevista una nuova rottamazione per le cartelle esattoriali.
Solo i numeri condivisi dalla Corte dei Conti, lo Stato riesce a recuperare solo il 20% dei debiti dei cittadini il restante 80% è perso. Per questo i governi di legislatura in legislatura avviano le cosiddette rottamazioni: si tratta di meccanismi attraverso i quali il Fisco spinge i cittadini a saldare i propri debiti attraverso forme agevolate di pagamento e senza l’ulteriore aggravamento economico delle more.
Dopo il flop della rottamazione quater, il Governo sta lavorando ad una nuova proposta di sanatoria cosiddetta quinquies. Si tratterà di una nuova boccata di ossigeno per chi ha debiti con lo Stato. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire meglio come funzionerà e a chi sarà rivolto.
L’ultima rottamazione non è andata come sperato e così il Governo sta vagliando nuove ipotesi; la più accreditata è appunto una nuova rottamazione in cui sarebbero ammessi anche quei debitori che con la precedente tornata non hanno potuto, voluto o semplicemente hanno dimenticato di pagare.
Nei fatti, sarebbero riammessi a mettersi in regola con i conti anche coloro che in passato avevano fatto domanda di rottamazione ma alla fine non avevano saldato i debiti. Con la precedenza sanatoria, la rottamazione quater -per la quale si parla di proroga- erano ammessi al pagamento agevolato i debitori che avevano presentato domanda entro il 30 giugno 2022 e si impegnavano a pagare con versamento unico senza interessi o con 18 rate consecutive in 5 anni – rate da pagare con seguente distribuzione: le prime due con scadenza il 31 ottobre e 30 novembre 2023 e le altre con scadenza segnata al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2025.
Il governo a questo punto pensa di far rientrare in questa nuova rottamazione anche coloro che non avevano fatto domanda per la rottamazione quater. Ovviamente l’apertura a questa possibilità comporterà un nuovo calendario dei pagamenti.
In previsione dell’avvio di questo nuovo istituto, il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, ha incontrato i rappresentanti dell’associazione italiana commercialisti. Nei fatti si è parlato di una proroga alla rottamazione quater e l’avvio della rottamazione quinquies; i dettagli di quest’ultima tuttavia sono ancora tutti da definire e in ogni caso bisognerà attendere la Legge di Bilancio per l’anno 2025 per capire quanto sia fattibile e come bisognerà procedere.
Insomma, per il momento resta invariato lo status quo, la Legge di Bilancio non sarà elaborata e approvata prima della fine dell’anno, con modifiche apportante anche successivamente. L’avvia di una nuova sanatoria, comunque, non è impensabile è indispensabile per il Governo rimpolpare le casse dello Stato andando a recuperare più di quel 20% di debiti citati all’inizio dell’articolo.
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