Tecnologia

Nuova truffa svuota conto: il nome della banca utilizzato

Sta girando ultimamente una nuova truffa che cerca vittime alle quali svuotare i conti in banca: questo è il nome dell’istituto di credito utilizzato.

Nuova truffa svuota conto (Codiciateco.it)

Viene utilizzato un metodo insolito in questa nuova truffa in circolazione: è un numero di telefono ad entrare in contatto con le potenziali vittime e l’intestatario si finge un istituto di credito, generando in questo modo credibilità tra i suoi contatti. Si tratta di un raggiro telefonico che vede i malviventi spacciarsi per qualcuno che non sono, riuscendo ad ottenere in cambio del denaro o delle informazioni sensibili che consentono l’accesso ai conti correnti.

Sono molte le segnalazioni che arrivano da parte degli utenti. Dichiarano di aver ricevuto dei messaggi sospetti provenienti dal proprio istituto bancario. Vediamo nel dettaglio cosa riporta il testo dell’sms e come imparare a riconoscere questo tipo di truffa.

Nuovo messaggio truffa: l’sms dalla tua banca

Truffa: il numero si finge la tu banca (Codiciateco.it)

L’sms che si riceve apparentemente dalla propria banca ha un tono allarmistico. Viene comunicato il blocco della carta di credito per questioni di sicurezza. In particolar modo, è l’istituto bancario Nexi a scrivere, un gruppo finanziario che fornisce dei servizi e delle infrastrutture per i pagamenti digitali. Il numero al momento segnalato è il seguente: +30 3802581244.

La vittima del messaggio viene invitata a cliccare sul link il quale riporta ad una pagina web che fedelmente riproduce quella di login di Nexi. Qui gli utenti inseriscono le proprie credenziali con l’obiettivo di controllare che il conto sia regolarmente funzionante, ma quei dati vengono rubati e utilizzati dagli hacker per svuotare le carte digitali.

Un esempio di sms ricevuto è il seguente: “Gentile Cliente, Nexi la informa che ha bloccato le sue carte per mancata Sicurezza PSD2, segua la procedura di SBLOCCO contattando il 3497045219″. Quest’ultimo numero viene al contempo utilizzato per un’altra forma di truffa, relativa alla consegna di un pacco: viene chiesto alla vittima di versare 2 euro di tasse per procedere con la consegna a casa.

Il consiglio resta sempre lo stesso: mai cliccare su link provenienti da messaggi o mail sospetti. E’ bene tenere a mente che gli istituti di credito non contattano i loro clienti tramite questi mezzi. E’ importante ignorare il messaggio, cancellarlo ed avvisare la banca coinvolta della truffa in atto a suo nome. Scopri anche come riconoscere le tattiche di smishing.

Emanuela Toparelli

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