Economia

Nuova ricarica carta solidale INPS: quando arriverà e cosa si sa

Carta solidale INPS, che cosa si conosce per l’anno in corso. Quali potrebbero essere requisiti e dettagli operativi.

La Carta Solidale INPS, presto di nuovo assegnata (codiciateco.it)

Tra le misure introdotte lo scorso anno a favore delle famiglie con condizioni economiche disagiate si ricorda la Carta solidale INPS, meglio conosciuta come Carta spesa Dedicata a te. La prestazione aveva come obiettivo sostenere le famiglie a comperare, mediante il contributo caricato sulla carta, generi alimentari di prima necessità. Si è trattato di un intervento che ha visto la collaborazione dell’INPS e delle amministrazioni locali.

In particolare sono stati coinvolti i servizi sociali per verificare e confermare le situazioni di maggior disagio individuate dall’Istituto di previdenza sociale. La Carta solidale è stata certamente una misura ben accolta dalle famiglie beneficiarie, ma che comunque ha lasciato strascichi di polemiche per le modalità di selezione dei destinatari. Sono stati esclusi infatti nuclei familiari in condizioni di disagio, ma che non rispondevano ia criteri assegnati.

Carta solidale INPS, cosa succede nelle prossime settimane

Beni alimentari freschi da comprare con la Carta Solidale INPS (codiciateco.it)

La ricarica della Carta Dedicata a te ammontava inizialmente alla cifra di 382,50 euro per acquisti di beni alimentari di prima necessita a prezzi scontati del 15 per cento, presso gli esercizi commerciali convenzionati. A questa cifra si è aggiunta la somma di 77,20 da spendere per carburanti e titoli di viaggio. Il totale di 459,70 va interamente speso entro il 15 marzo, come confermato dall’INPS.

Ma la buona notizia è che il contributo per le compere delle famiglie sarà riproposto nel corso di quest’anno. Nella legge di bilancio 2024 hanno trovato posto anche 600 milioni di euro per finanziare di nuovo la Carta. Rimangono comunque incerte le tempistiche (con molta probabilità fino al 15 marzo non ci saranno novità) e i criteri per l’accesso alla misura. Ricordiamo che nel 2023 non necessitava di domanda e l’assegnazione avveniva d’ufficio sulla base dei dati INPS e dei servizi sociali locali.

Si attende quindi un decreto attuativo dei vari ministeri coinvolti che chiarisca le modalità di erogazione del beneficio, con i requisiti specifici dei destinatari. Le graduatorie dell’INPS saranno comunque basate sul valore ISEE della famiglia. Lo scorso anno il limite era fissato in 15mila euro. Altre caratteristiche del nucleo familiare la composizione anagrafica con almeno 3 componenti e l’assenza di altri contributi e sostegni erogati a favore (per esempio Naspi, Dis. Coll. e così via).

Dunque il requisito ISEE potrebbe permanere, anche se non è certa la soglia d’ingresso. La cosa migliore è richiedere l’ISEE ordinario e rientrare nelle graduatorie. Per questa documentazione è possibile rivolgersi a un Caf oppure operare in autonomia, optando per l’ISEE precompilato presente sul sito dell’INPS.

Vincenzo Pugliano

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