Arrivano novità molto rilevanti per la pensione di invalidità: ecco che cosa cambia ora se possiedi una casa di proprietà in materia di reddito.
Un Paese che vuole essere per davvero progressista e che si ritiene civile nel senso più puro del termine, non può non contemplare all’interno della sua carta dei Diritti il sostegno alle persone con invalidità. L’Italia, in tal senso, ha una normativa davvero molto ben strutturata in materia. Per quanto, però, non manchino anche qui le polemiche, soprattutto viste le cifre basse che vengono messe a disposizione degli invalidi nei casi specifici.
Da questo punto di vista, arrivano novità importanti. Per quanto, infatti, dal punto di vista dei diritti siamo un Paese a volte anche in anticipo sui tempi, soprattutto in materia di disabilità, molto spesso le leggi diventano una sorta di labirinto all’interno del quale diventa molto difficile orientarsi. Per questo motivo, andiamo a vedere cosa prevede la legge nel caso in cui la persona che ne ha diritto ha anche una casa di proprietà. Da questo punto di vista, infatti, non c’è grande chiarezza e puntiamo proprio a togliere ogni dubbio a chi ci legge.
Sul tema della compatibilità, per così dire, tra la pensione di invalidità e la proprietà di un immobile c’è sempre stata tanta incertezza, come si suol dire. In tal senso è giusto sottolineare come c’è una circolare dell’Inps, per l’esattezza la numero 74 del 2017, che fa chiarezza su questo tema spinoso. La prima casa, infatti, vale a dire quella di residenza, per chi usufruisce della pensione di invalidità, sordità e cecità non fa reddito.
Ciò vuol dire, detto in altri termini, che ai fini del calcolo della pensione che spetta ad una persona a cui va riconosciuta la pensione di invalidità, non si terrà conto della eventuale proprietà della casa in cui si risiede. Tutte le altre eventuali altre proprietà, invece, come è normale che sia, finiranno in quelli che vengono definiti come coefficienti di aumento del reddito dichiarato. Puoi, chiaramente, poi sempre tenere sotto controllo quelli che sono i pagamenti in arrivo per te dalla apposita sezione.
Il documento, inoltre, specifica che si tratta di un provvedimento retroattivo fino al primo gennaio del 2017. Quindi eventualmente si ha anche diritto a vedersi riconosciuti degli importi che sono a tutti gli effetti degli arretrati.
Per quanto riguarda i ciechi, potranno usufruire della pensione tutti coloro i quali sono clinicamente ciechi assoluti ed hanno un residuo visivo 00. Discorso diverso per la sordità, invece. In questo caso, infatti, la pensione spetta solo a coloro i quali è stata diagnosticata una sordità congenita o sviluppata entro il dodicesimo anno di età. Non è concessa, dunque, in caso di sordità di guerra, legata al lavoro o di natura psichica.
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