Dallo scorso 15 luglio è stata introdotta un’importante novità per tutti i possessori di Disability Card: scopriamo di cosa si tratta.
In Italia tutte le persone affette da disabilità possono fare domanda della Disability Card. Essa non è altro che un documento dotato di fotografia che attesta lo stato di disabilità del soggetto possessore. Con questa carta si può accedere a una serie di agevolazioni e sconti presso strutture nazionali e internazionali. Alcuni esempi possono essere gli ingressi gratuiti o ridotti nei musei oppure i biglietti a prezzo ridotto per sé e per un accompagnatore nei cinema The Space.
Per ottenere questo documento bisogna seguire in iter ben specifico: per prima cosa è necessario che il proprio stato di disabilità sia attestato dagli enti competenti (qui trovate la procedura da seguire), in seguito si può fare domanda sul sito dell’INPS e attendere che l’ente di previdenza la invii al proprio domicilio.
Ebbene sì, la Disability Card è un documento fisico, che si può presentare nelle strutture. Ma dal momento che siamo nell’era della digitalizzazione, dallo scorso 15 luglio è in corso la sperimentazione del suo formato digitale. Tra luglio e settembre, infatti, si terrà la prima fase sperimentale per aggiungere la Disability Card all’IT Wallet.
Quest’ultimo è un portafoglio digitale nel quale gli utenti possono salvare i propri documenti sensibili. L’app sarà disponibile per tutti gli aventi diritto a partire da gennaio 2025, così da facilitare i processi burocratici e di riconoscimento per milioni di utenti. L’IT Wallet, in effetti, conterrà tutti i documenti sensibili dei soggetti, compresi quelli di riconoscimento, è avrà valore non solo in Italia, ma anche negli Paesi UE.
Aggiungervi anche da Disability Card, dunque, non era che scontato. Ad oggi la carta è accettata in 8 Stati membri dell’UE, ma una nuova Direttiva Europea prevede l’espansione dell’uso della carta in tutti e 27 gli Stati entro il 2028. Per allora la fase di digitalizzazione sarà sicuramente conclusa. In tal modo si ridurrà il rischio di furto o smarrimento e si velocizzerà il processo di riconoscimento dei soggetti, grazie ai database digitali.
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