Il 70% degli italiani armeggia con il cellulare prima di andare a dormire: ecco come tutto questo compromette la qualità del nostro sonno.
Nel mondo sempre connesso in cui viviamo, gli smartphone svolgono un ruolo centrale nelle nostre vite quotidiane. Tuttavia, questa costante connessione potrebbe essere uno dei principali colpevoli di un problema sempre più diffuso: l’insonnia. Ecco in che modo i dispositivi elettronici influiscono sul nostro riposo.
Sebbene gli smartphone abbiano rivoluzionato il modo in cui ci connettiamo con il mondo, è cruciale considerare l’impatto che hanno sulla qualità del nostro sonno. Riconoscere il legame tra insonnia e smartphone è il primo passo verso la creazione di abitudini più sane per favorire un riposo notturno rigenerante. L’utilizzo consapevole della tecnologia può aiutare a bilanciare la nostra vita digitale con la necessità essenziale di un sonno adeguato.
Soprattutto nei difficili mesi di pandemia da Covid-19, un po’ tutti noi abbiamo rinsaldato il rapporto con la tecnologia e, nella fattispecie, con smartphone e tablet. Rinchiusi in casa per arginare il proliferare del virus, abbiamo iniziato a fare scorpacciate di film e serie televisive, con la rete internet che era uno dei pochi modi che avevamo per guardare fuori dalla nostra finestra.
Secondo recenti stime, ben il 70% degli italiani armeggia sul cellulare o sul tablet prima di andare a dormire. C’è chi guarda film, chi fa un giro sui social, chi, invece, dà un’occhiata alle ultime notizie. In tutti i casi, quel gesto, apparentemente innocuo, può incidere non poco sul nostro sonno.
L’insonnia generata dagli smartphone
Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno evidenziato il legame tra l’uso degli smartphone prima di coricarsi e i disturbi del sonno. Lo schermo luminoso degli smartphone emette una luce blu, nota per influenzare negativamente la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. L’esposizione a questa luce poco prima di dormire può disturbare il ritmo circadiano, rendendo più difficile addormentarsi. I problemi non si manifestano solo con l’insonnia, ma anche, per esempio, con le apnee notturne.
Oltre alla luce blu, la dipendenza dagli smartphone stessi può contribuire all’insonnia. Molte persone si trovano a navigare sui social media o a rispondere a messaggi anche quando si trovano nel letto, compromettendo la qualità del sonno. La costante stimolazione mentale derivante dall’uso degli smartphone può rendere difficile per il cervello rilassarsi e prepararsi per il riposo notturno.
Per ridurre l’impatto degli smartphone sull’insonnia, gli esperti raccomandano di limitare l’uso dei dispositivi almeno un’ora prima di coricarsi. Creare una routine pre-sonno che non coinvolga dispositivi digitali può favorire un ambiente più favorevole al sonno. Inoltre, mantenere la camera da letto libera da dispositivi elettronici può contribuire a creare un’associazione mentale tra il letto e il riposo. Per dormire bene, prima di mettersi a letto, basta rilassarsi con una doccia calda, leggere un libro o bere una tisana calda.