Non percepire mai la NaSpI farà aumentare l’importo della pensione?

Vi siete mai chiesti se percepire la NaSpI possa incidere in un qualche modo sull’assegno pensionistico che riceverete? La risposta non è così scontata.

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Percepire la NaSpI incide sulla pensione che si riceverà? (CodieceAteco.it)

La NaSpI è quell’aiuto economico riservato ai lavoratori che hanno perso il lavoro o si sono dovuti licenziare per giusta causa. L’assegno viene rilasciato dall’Inps per cui è con questo Istituto che si ha che fare per tutta la tipologia di documentazione o comunicazione necessaria per richiederla.

Un interrogativo interessante che si può porre se si percepisce la NaSpI è se questa possa in un qualche modo influire sull’assegno pensionistico che riceverà a fine carriera lavorativa. Noi sappiamo che l’indennità di disoccupazione ha un ammontare che è inferiore rispetto allo stipendio che generalmente si percepisce, potrebbe per questo generare una pensione più bassa?

La risposta non è scontata e neanche semplicissima, è bene sapere però che i periodi in cui si riceve la NaSpI sono considerati a tutti gli effetti come contributi figurativi e quindi utili sia per il diritto che per il calcolo della pensione. Questo vuol dire, in parole semplici e povere, che sì la NaSpI è calcolata per la pensione. Ma come?

Percezione NaSpI e calcolo della pensione

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Come funziona il calcolo della pensione se si percepisce la NaSpI (CodiceAteco.it)

La NaSpI rientra nei cosiddetti contributi figuratici ovvero quella particolare tipologia di contributi per cui sono riconosciuti ai lavoratori in maniera gratuita e quindi senza oneri a carico né del lavoratore né del datore di lavoro.

Sopra si anticipava come l’assegnazione della NaSpI sia considerata ai fini pensionistici, a questo punto resta da capire come. Il calcolo pensionistico avviene considerando le retribuzioni mensili che si sono ricevute nell’arco della carriera lavorativa, in presenza di contributivi figurativi, come appunto la NaSpI, si procede ad un doppio calcolo:

  • Neutralizzando i periodi di disoccupazione e quindi non considerando gli assegni NaSpI ricevuti
  • Includendo nel calcolo la retribuzione figurativa per NaSpI

L’Inps confronta i due calcoli e sceglie quello che è più favorevole al lavoratore.

Nel secondo caso il calcolo pensionistico prevede solo il montante contributivo per i cui i periodi coperti dall’assegno di indennità vanno ad accantonarsi insieme ad altri contributi. Per cui il tetto massimo della contribuzione figurativa potrebbe causare un assegno inferiore rispetto a quanto sarebbe stato ottenuto in assegna del periodo di percezione della NaSpI.

I contributi figurativi sono quindi penalizzanti?

Stando a quest’ultimo punto viene scontato pensare che i contributi figurativi e di conseguenza la NaSpI siano penalizzati ai fini pensionistici. In realtà dipende, non è detto che sia per forza un fattore penalizzate o negativo nel calcolo della pensione.

C’è da dire, infatti, che la percezione della NaSpI è utile per il perfezionamento dei requisiti della pensione di vecchiaia e per quella anticipata.

 

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