Tra poco tempo dovremo dire addio, dopo oltre 50 anni, a una tecnologia impiegata per il riconoscimento dei prodotti da supermercato.
La decisione è stata presa in tutta Europa, dopo cinquanta anni dalla sua introduzione, dovremo dire addio a una tecnologia di riconoscimento e identificazione del prodotto. Era il 26 giugno 1974 quando il codice a barre veniva introdotto nei negozi di tutto il mondo. Il primo prodotto commerciato con questa tecnologia di riconoscimento? Un pacchetto di chewin gum, venduto in un supermercato dell’Ohio, negli Stati Uniti.
Da qual momento in poi è cambiata la concezione di commercio, di vendita del prodotto e di ovviamente anche di acquisto. Una tecnologia tanto semplice quanto geniale, che ha reso il codice a barre uno standard universale per identificare i prodotti di qualsiasi genere in vendita in tutti i negozi. Ora che sono trascorsi cinquanta anni dalla sua introduzione, la UE ha deciso di mandarlo in pensione.
Tra il 2025 e il 2026 si sperimenterà la tecnologia del QR Code, che ormai conosciamo tutti quanti, visto che è già ampiamente sfruttata. Poi, dal 2027, il QR Code diventerà il nuovo standard per l’identificazione dei prodotti da supermercato, e probabilmente come codice identificativo di tutti gli altri prodotti venduti in tutti i negozi. Basta un QR Code e ti ritrovi senza soldi: la truffa che sta facendo piangere in molti.
L’adozione dei QR Code con standard GS1 rivoluzionerà il modo di fare la spesa. Il codice a barre è un sistema di rappresentazione grafica di dati, facilmente leggibile dagli scanner ottici, introdotto per velocizzare il transito commerciale, automatizzando la vendita al dettaglio, minimizzando gli errori umani, gestendo meglio l’inventario, tracciando i prodotti e prevenendo eventuali furti e contraffazioni.
Tuttavia, la tecnologia del QR Code è ancora più precisa e veloce, per questo motivo sarà destinata a soppiantare il codice a barre. Nel 2027 diventerà il nuovo standard, tanto che ventidue aziende leader mondiali del settore del largo consumo hanno firmato un accordo per promuovere l’adozione del QR Code con standard GS1.
Il QR Code è un codice bidimensionale in grado di contenere una enorme quantità di dati e di informazioni, dunque è molto più dettagliato rispetto al codice a barre. Questa tecnologia di lettura permette di ottenere informazioni dettagliate su certificazioni, dati nutrizionali, istruzioni per l’uso e per il riciclo, oppure una migliore tracciabilità del prodotto, e ovviamente una maggiore sicurezza.
Il QR Code aiuta ad avere informazioni dettagliate su allergie, nutrizione, salute, date di scadenza, migliorando la spesa del consumatore. La transizione allo standard GS1 è promossa da Sunrise 2027, l’iniziativa globale che raggruppa le aziende leader del settore, intenzionata a mandare in pensione il tradizionale sistema di codice a barre, in modo tale da migliorare la trasparenza sui prodotti della lunga catena, garantendo sicurezza, tracciabilità e autenticità.
Tra l’altro, i QR Code si possono aggiornare in tempo reale, indicando magari eventuali avvisi di richiamo, tenendo sempre aggiornati i consumatori. Si tratta di una grande rivoluzione. Naturalmente, ogni punto vendita sarà dotato di scanner appositi per leggere i codici a barre e i codici bidimensionali, favorendo una transizione fluida per i prossimi due o tre anni. Benzinaio, al posto di una indicazione fondamentale troverai un QR Code: a cosa servirà.
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