Non fare mai questi 5 errori quando fai la dichiarazione dei redditi

Dichiarazione dei redditi, quali sono gli errori più comuni che possono portare a delle conseguenze spiacevoli.

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Dichiarazione dei redditi, la preparazione – codiciateco.it

Questo è il periodo clou per la stragrande maggioranza dei contribuenti: da qualche giorno si possono inviare le dichiarazioni dei redditi all’Agenzia delle Entrate, approfittando delle versioni precompilata e semplificata. Soprattutto in questa modalità le novità introdotte dall’Agenzia delle Entrate consentono di effettuare l’invio, anche con eventuali correzioni, in maniera abbastanza semplice.

Tuttavia, per chi non si avvale del lavoro di un professionista abilitato o di un CAF (centro assistenza fiscale), e sono sempre di più di contribuenti che fanno questa scelta, non mancano le possibilità di sbagliare. Si tratta spesso di piccoli inconvenienti, ma che con li trascorrere del tempo possono determinare delle situazioni tutt’altro che piacevoli.

Dichiarazione dei redditi, gli sbagli nella compilazione autonoma

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Dichiarazione dei redditi cosa non dimenticare – codiciateco.it

Come accennato le versioni precompilata e semplificata della dichiarazione dei redditi sono pensate proprio per renderne più immediate e intuitive la lettura, l’eventuale correzione, e l’invio. Questo grazie alla modifica di alcuni passaggi nella compilazione, come la sostituzione di quadri e righi con sezioni, non più individuate da codici alfanumerici, ma da titoli che ne chiariscono la destinazione d’uso.

Altra novità importante riguarda la possibilità di richiedere gli eventuali rimborsi a credito non più al proprio datore di lavoro o all’INPS (in qualità di sostituto d’imposta), come succede normalmente, ma direttamente all’Agenzia delle Entrate che li versa separatamente dalla busta paga. Queste semplificazioni  rendono più semplice quindi la preparazione del documento, bisogna però evitare errori che possono avere conseguenze fastidiose.

Non conservare gli scontrini, le fatture e tutta la documentazione relativa alla dichiarazione dei redditi può essere un errore. L’obbligo di conservazione è invece di 5 anni dalla presentazione. Per le detrazioni l’obbligo dei 5 anni parte dall’ultima rata ricevuta della detrazione stessa. Dimenticare le scadenze per la presentazione e per i pagamenti, può avere conseguenze molto fastidiose.

Le date di quest’anno sono il 30 settembre per il modello 730 e il 15 ottobre per il modello Redditi Persone Fisiche. Altra leggerezza da non commettere è quella di non verificare i dati contenuti nella versione precompilata della dichiarazione. Potrebbe mancarne qualcuno relativo a spese e oneri detraibili. Si rischia di perdere alcune cospicue agevolazioni.

Indicare un codice tributo errato, come un importo o un codice fiscale sbagliati, può determinare l’impossibilità per l’Agenzia delle Entrate di capire a cosa si riferisca e causare grattacapi seri. Altro leggerezza comune è non presentare un modello F24 a saldo zero. Questo modello serve per compensare debiti e crediti del contribuente. Va inviato anche nel caso il caldo risultasse essere pari a zero.

Non tutti questi sbagli comportano dei debiti o delle sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma certamente si hanno delle perdite di tempo, nel caso molto probabile di richiesta di correzione arrivata dal Fisco.

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