Quali sono i debiti che nel 2024 non si devono più pagare: quale tipologia di spesa può essere cancellata perché in prescrizione
I crediti sono sempre una grande rogna, per chi deve pagare ma anche per chi deve riscuotere. Non tutti sono ligi al dovere e prima di saldare il proprio debito fanno passare anche diverso tempo. Ma si può non pagare? Quando questi vanno in prescrizione sì in quanto non c’è nessun tipo, di conseguenza, dal punto di vista legale, per il debitore.
Trascorsi i termini di prescrizione previsti dalla legge, in base al tipo di credito, il debito si estingue esonerando così la persona da ogni obbligo. Ma quando questo accade? E quali debiti si possono mettere da parte nel 2024? Vediamo tutte le info del caso importanti da sapere per i creditori e per chi, invece, deve riscuotere.
Comprendere i tempi della prescrizione è utile, dunque, per capire quando un credito non può più essere recriminati. Per la prescrizione ordinaria la decorrenza è fissata a 10 anni, nella normalità dei casi per tutti i debiti che derivano dai contratti o da altri atti leciti.
Si può parlare di prescrizione soltanto se in questo lasso di tempo il creditore non l’ha interrotta chiedendone il pagamento. In questo caso sono da presentare documenti e atti che lo attestano come raccomandate o pec che ne attestano la richiesta. Per il 2024 vanno in prescrizione tutti i crediti relativi ai contratti che si riferiscono all’anno 2014.
È minore, invece, il tempo della prescrizione per i diritti di credito legati ad atti illeciti compiuti dal debitore. Il termine è fissato a 5 anni per rate del mutuo, dichiarazione dei redditi, multe, bollettini, canone di locazione, spese condominiali, interessi, spese di ristrutturazione, TFR e tutte le indennità spettanti per la fine del rapporto di lavoro fino al risarcimento del danno derivante da fatto illecito. Questo tipo di debiti relativi al 2019 si estinguono nell’anno in corso e per questo possono non essere più pagati.
La prescrizione breve è invece fissata a 2 anni per il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas, mentre in un solo anno i debiti relativi a costo dei farmaci, rette scolastiche, rate di assicurazioni, abbonamento alla palestra e compenso degli ufficiali giudiziari per gli atti da loro compiuti.
Termini ancora più brevi per i debiti legati al pagamento della tassa automobilistica regionale e alla parcella del professionista come notai e avvocati. I tempi si riducono a 6 mesi per queste categorie come anche per quelli legati alle spese di vitto e alloggio negli hotel e nelle strutture simili. Se sono passati più di sei mesi, chi non ha pagato può cancellare del tutto l’insoluto in quanto non sussiste più nessun diritto da parte di chi deve riscuotere.
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