Netflix ha annunciato un aumento sul prezzo di tutti gli abbonamenti, scatenando la rabbia degli utenti di tutto il mondo.
Periodo di rincari anche per la piattaforma streaming, dedicata a film e serie tv, più popolare sul pianeta. Netflix ha annunciato che durante il 2024 aumenterà il prezzo sull’abbonamento, per aumentare gli introiti. Ciò fa parte di una strategia precisa che è iniziata con lo stop della condivisione del profilo e che si fa più serrata non solo con l’aumento del costo di abbonamento, ma anche con la suddivisione del servizio.
In tal senso, Netflix ha deciso di inserire le pubblicità nel servizio Standard, e di toglierle nel servizio Premium. Dunque, tutti gli utenti che resteranno con il normale servizio streaming, pagheranno un incremento e si sorbiranno le varie pubblicità durante le visione di un film, proprio come se guardassero la televisione in chiaro.
Arriva l’aumento sul prezzo degli abbonamenti di Netflix
Nell’abbonamento Standard le pubblicità garantiranno guadagni per la piattaforma. Tra l’altro, quella della pubblicità è una strategia che sarà messa in atto nel 2024 e che subirà un incremento negli anni successivi. Si partirà da poche brevi pubblicità , per poi aumentare nel 2025. Insomma, Netflix avrà la stessa sorte di altre piattaforme streaming, come Spotify e YouTube.
Pubblicità in aumento, a meno che non si faccia l’abbonamento Premium, più costoso, ma che evita scocciature di questo genere. Nonostante i ricavi positivi dello scorso anno, il 2023 infatti si è chiuso bene e con un numero di nuovi abbonati di oltre 13 milioni, la società non si ferma e ha intenzione di guadagnare ancora di più.
Abbonamento Standard e Premium a partire da maggio
Al momento, in tutto il pianeta, sono oltre 260 i milioni di abbonati, i quali generano introiti da capogiro. Non sappiamo di quanto sarà l’incremento per gli abbonamenti, ma dovrebbero partire dalla prossima primavera. Inoltre, il nuovo servizio Standard/Premium avrà inizio a maggio in Canada e nel Regno Unito, per poi diffondersi nel resto del paesi nei mesi successivi.
La società ha già messo in conto la disdetta di milioni di utenti, già infuriati per l’aumento dei prezzi, ma non se ne preoccupa, vista l’imponente strategia che prenderà il via nel corso di quest’anno e che frutterà maggiori guadagni. Secondo le stime della società , il 70% degli abbonati resterà con il servizio Standard, quindi si sorbirà le pubblicità . Insomma, il massacro compiuto nei confronti dell’arte, dalla musica al cinema, prosegue imperterrito.
Regalare musica e regalare film è sempre più controproducente, sia per gli artisti coinvolti, che non sono altro che vittime di questo sistema, che per le stesse piattaforme. A forza di regalare, in qualche modo bisogna ricavare profitto. A proposito di Netflix, Accessi insoliti nel tuo account Netflix? Ecco come controllare chi è collegato (e come bloccare gli intrusi)