Se la NaSpi è finita ma ancora non si ha iniziato una nuova attività lavorativa, è bene conoscere tutti gli aiuti economici che possono servire da alternativa momentanea.
Quando l’aiuto economico derivante dalla Disoccupazione NaSpi finisce, cosa si può fare? Non sempre si riesce a trovare un altro lavoro nel corso dei mesi coperti dall’agevolazione: la conseguenza è quella di ritrovarsi senza l’entrata del sussidio e non sapere cosa fare per vivere. Per evitare una situazione di disagio estrema a tal punto, è bene conoscere quali alternative propone lo Stato per far fronte a situazioni di povertà importante.
Prima che la NaSpi finisca, è certamente importante provvedere a cercare un’altra occupazione, prendendo visione delle offerte di lavoro pubblicate dal centro per l’impiego o tramite i portali web dedicati. Nell’attesa, è anche bene rivolgersi al Caf per presentare la domanda dell’ISEE, parametro necessario per avanzare richiesta per qualunque altro sussidio.
NaSpi, quando è finita quale aiuto si può chiedere?
Quando la NaSpi finisce, si può pensare di fare domanda per l’Assegno di Inclusione o per il supporto per la formazione e lavoro. Nel caso del primo, il denaro viene erogato mensilmente sulla carta prepagata della posta ADI, mentre nel secondo caso si stringe un patto personalizzato con l’obiettivo di reinserirsi socialmente e nel mondo del lavoro attraverso corsi di formazione e progetti utili alla collettività.
Per richiedere la carta ADI bisogna essere in possesso del modello ISEE 2024 aggiornato. Tra i requisiti richiesti, bisogna essere cittadini italiani o dell’Unione Europea o cittadini di paesi terzi con regolare permesso di soggiorno UE di lungo periodo, residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi due in maniera continuativa. Chi avanza domanda non può essere sottoposto a misura cautelare personale adottata dopo l’arresto o il fermo né deve essere stato condannato nei dieci anni precedenti per i delitti contrassegnati dagli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del codice penale.
In quanto all’ISEE, il valore deve essere più basso di 9360 euro. Il limite del reddito scende a 7560 euro in caso di nucleo composto solo da persone con oltre 67 anni di età o con disabili a carico. Se si è proprietari di seconde case, il patrimonio immobiliare non deve superare i 30.000 euro di valore. Non si deve essere intestatari di veicoli immatricolati entro i 6 mesi dalla domanda per l’ADI (con esclusione di quelli necessari al trasporto di disabili) o di navi e imbarcazioni da diporto.