La domanda per chiedere la Naspi, l’indennità di disoccupazione, è in scadenza per questi lavoratori: occorre muoversi, l’8 luglio è vicinissimo.
Per una particolare categoria di lavoratori, la domanda per richiedere la Naspi, l’indennità di disoccupazione, è in scadenza. La Naspi è l’indennità di disoccupazione per le persone che hanno perduto il lavoro involontariamente. Spetta a tutti i lavoratori dipendenti, tranne a quelli agricoli, i quali possono godere di un altro tipo di disoccupazione, specifica per il loro settore.
Ma quali sono i requisiti per poter fare richiesta di Naspi entro l’8 luglio? Prima di tutto, bisogna aver perso il lavoro involontariamente, a seguito di licenziamento, e inoltre occorre aver versato almeno tredici settimane di contributi negli ultimi quattro anni. La domanda si presenta online, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Di solito, si consiglia di inviare la domanda entro una settimana.
In questo mese di luglio, per ovvie ragioni, la maggior parte delle domande di Naspi proverrà dai lavoratori nell’ambito scolastico, soprattutto insegnanti e supplenti con contratto determinato, scaduto lo scorso 30 giugno. Questi devono effettuare la domanda per la disoccupazione entro il prossimo 8 luglio.
Vista l’abolizione del requisito minimo di 30 giorni nel 2022, anche una breve supplenza, di pochi giorni, dà diritto alla Naspi. Docenti e personale ATA hanno modo di ricevere l’indennità di disoccupazione. Meglio sbrigarsi e fare domanda entro l’ottavo giorno dalla cessazione del contratto, ossia dallo scorso 30 giugno. Naspi luglio, pronto il bonifico estivo: la data pagamento.
Per chi non facesse in tempo, la prossima scadenza è fissata al 6 agosto, termine entro il quale si avrà diritto all’indennità, altrimenti si rischia di perderla. Il personale scolastico con contratto scaduto il 30 giugno, nella domanda all’INPS, deve avere un reddito annuo inferiore agli 8.500 euro. NASpI, non tutti possono riceverla: se vieni licenziato così evita di inoltrare la domanda.
Se il cittadino riceve l’indennità senza averne diritto, l’INPS lo recupera in una fase successiva tramite le trattenute. Se non si è certi di rientrate nella soglia reddituale degli aventi diritto alla Naspi, meglio rinunciare al trattamento integrativo. Docenti e ATA, come calcolare il compenso sostitutivo per ferie non godute: la formula.
Se si rinuncia al trattamento integrativo e poi si scopre di non avere un reddito superiore agli 8.500 euro, si possono recuperare gli importi non ricevuti presentando il modello 730. NASpI, regole più severe: così rischi di perdere l’aiuto.
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