Introdotte nuove regole per ottenere la NASpI: ecco quali saranno le categorie di beneficiari che potranno usufruire del sussidio.
Cambiano le regole per ottenere la NASpI. La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, nota appunto con la sigla NASpI, è un sussidio economico destinato a quanti hanno perso il lavoro dopo essere stati licenziati. Con l’entrata in vigore di un decreto che impone nuovi obblighi per i beneficiari del sussidio, aumenteranno le persone che perderanno l’indennità di disoccupazione. Ecco cosa è cambiato e chi è interessato dai cambiamenti.
Quali sono i requisiti per richiedere la NASpI: ecco cosa prevede la Legge di Bilancio e cosa è cambiato
Mercoledì 8 maggio è entrato in vigore il decreto con i nuovi obblighi per i beneficiari della NASpI. Già con la circolare del 9 aprile 2024, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale aveva comunicato le nuove soglie di reddito da lavoro subordinato o parasubordinato e di lavoro autonomo ai fini della compatibilità con le prestazioni di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.
Con il nuovo decreto i requisiti per continuare a percepire il sussidio di disoccupazione sono cambiati. La Disoccupazione dei Collaboratori (o DIS-COLL) è l’indennità di disoccupazione mensile. Si tratta di una prestazione a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto la propria occupazione. La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è invece un sussidio spettante a coloro che hanno firmato un contratto di apprendistato e ai lavoratori privati con contratto a tempo determinato ed indeterminato. Anche i dipendenti pubblici con un contratto di lavoro a termine e i soci lavoratori di qualsiasi tipo di cooperativa potranno richiedere la NASpI.
La domanda di Naspi per chi perde il posto di lavoro sarà accompagnata dall’iscrizione alla piattaforma del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL). Questa piattaforma viene utilizzata anche da coloro che beneficiano dell’Assegno di Inclusione. I beneficiari dell’Assegno ADI devono sottoscrivere il PAD, ovvero il Patto di Attivazione Digitale. Lo stesso PAD deve essere firmato anche dai percettori di NASpI.
In questo modo i beneficiari dell’indennità di disoccupazione si dichiarano immediatamente disponibili ad accettare un nuovo lavoro. Gli stessi dovranno inoltre accettare obbligatoriamente le proposte di corsi formativi e i progetti messi a disposizione dai Centri per l’Impiego.
Chi rifiuterà una proposta di lavoro o non prenderà parte a questi Corsi perderà la NASpI. Nel caso, ad esempio, degli insegnanti che fanno supplenze nelle scuole, gli Istituti comunicheranno gli eventuali rifiuti al Centro per l’Impiego o all’INPS e la Naspi verrà revocata. Come anticipato, gli stessi corsi proposti dagli Uffici di Collocamento se non seguiti comporteranno la sospensione dell’indennità.