Naspi che cos’è e come funziona scopri come conoscere la durata effettiva ed effettua il calcolo in maniera semplice.
La Naspi è un’indennità mensile di disoccupazione erogata ai lavoratori dipendenti che hanno perduto il lavoro in maniera involontaria. A corrispondere la prestazione è l’Inps che si occuperà anche di valutare e gestire la domanda, verificando i requisiti del soggetto richiedente. La Naspi può essere erogata per un massimo di 24 mesi ma non spetta a tutti.
A non poter accedere al sussidio sono i dipendenti della pubblica amministrazione con un contratto a tempo indeterminato, gli operai agricoli, per i quali è previsto un altro supporto, i lavoratori extracomunitari con un contratto di lavoro stagionale, i lavoratori sprovvisti delle caratteristiche di pensionamento e chi percepisce un assegno di invalidità. A non poterne usufruire, sono anche i tirocinanti e i lavoratori autonomi, inoltre non potrà appellarsi a tale misura neppure chi ha presentato le dimissioni spontaneamente.
La Naspi viene riconosciuta ad alcune categorie di lavoratori che hanno perduto il lavoro involontariamente, purtroppo però non è garantita a tutti. Bisogna specificare inoltre che nonostante non sia riconosciuta a chi si licenzia, esistono delle eccezioni da questo punto di vista. In alcune occasioni ci si potrebbe appellare alla formula del licenziamento per giusta causa. Questa possibilità si riferisce a situazioni particolari in cui il lavoratore ha un motivo valido per abbandonare la propria occupazione.
I requisiti per ottenerla oltre allo stato di disoccupazione involontaria, sono anche i seguenti, aver dichiarato al centro per l’impiego la DID. Dimostrare di aver lavorato almeno 30 giornate nell’anno precedente al licenziamento e aver versato 13 settimane di contributi durante i quattro anni che precedono il licenziamento. Queste condizioni sono assolutamente necessarie affinché ci sia la possibilità di ottenere il sussidio. La domanda potrà essere presentata in autonomia con estrema facilità direttamente online, compilando la domanda naspi precompilata. A questo punto, bisognerà recarsi al centro per l’impiego per effettuare un colloquio conoscitivo. In seguito il lavoratore verrà iscritto alla piattaforma dell’ANPAL con l’obiettivo di ottenere un ricollocamento e di percepire nel frattempo il sussidio.
Secondo la legge il sussidio non può superare i 1334 € mensili e non è lo stesso per chiunque, infatti l’importo è soggettivo. Viene presa in considerazione la media dello stipendio percepito durante gli ultimi quattro anni di lavoro. Per ottenere la somma bisognerà dunque avere sottomano il proprio estratto conto e fare dei calcoli, dividendo il risultato per il coefficiente 4,33.
In questo modo si verrà a conoscenza dell’ammontare effettivo del sussidio, se ad esempio l’imponibile previdenziale ammonta a 40.000 €, bisognerà dividerlo per il numero di settimane in cui si è lavorato negli ultimi quattro anni Ipoteticamente il calcolo potrebbe essere 40.000 ÷ 104, il risultato è 384,16 e va moltiplicato per il coefficiente 4,33. In questo caso l’importo è pari a 1663,41 euro. Tuttavia superando la soglia massima dei 1334 €, bisognerà calcolare il 75% del limite imposto e sommarlo al 25% della differenza.
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