Mutuo, come intervenire sulle rate mensili da pagare per renderle più leggere. Tutti gli strumenti a disposizione.
Finalmente dopo un lungo periodo di rialzi, la Banca centrale europea ha deciso delle scorse settimane per un taglio dei tassi di interesse praticati. Una boccata d’ossigeno per investitori e famiglie alle prese con mutui e finanziamenti. Tuttavia, dopo un lungo periodo di inflazione elevata e tassi sostenuti, le rate da pagare sono ancora pesanti.
Inoltre le banche praticano ancora politiche commerciali restrittive con accesso al credito difficile e spread bancari impegnativi per le famiglie (lo spread bancario è la percentuale applicata al tasso di interesse di riferimento per stabilire il tasso di interesse con cui si concede il mutuo). Quindi per molti mutuatari la soluzione è cercare di abbassare le rate da versare mensilmente.
Mutuo, abbassare le rate da pagare
Tra gli strumenti a disposizione dei risparmiatori in difficoltà di sono la surroga del mutuo e la sua rinegoziazione. La prima soluzione altro non è che la stipula di un nuovo mutuo con una nuova banca e interessi più vantaggiosi per il cliente. Bisogna comunque considerare che si tratta di un mutuo del tutto nuovo, quindi la banca subentrante valuterà di nuovo l’immobile cui si riferisce il mutuo.
Significa che in presenza di svalutazione del valore dell’immobile, la nuova banca potrebbe rifiutare la surroga. Inoltre questo strumento ha dei costi da sostenere che devono essere attentamente considerati. La seconda opzione prevede di rinegoziare il mutuo con la propria banca, allungando la durata nel tempo e alleggerendo le rate mensili. È uno strumento tutelato dalla legge ed è priva di spese, ma l’estensione della durata produce più interessi da pagare con un incremento del mutuo stesso.
Esiste un altro mezzo a difesa del cliente della banca, anche se questa ha notificato al debitore l’atto giudiziario per il recupero del credito. Le anomalie che sono presenti nei rapporti bancari consentono un ricalcolo del saldo bancario. Il fine è la scoperta di minor debiti (o anche un credito) nei confronti della banca. Questa operazione si effettua mediante perizia econometrica che verifica l’anatocismo, l’usura e altro.
Questa perizia serve a rilevare la reale entità del debito nei confronti della banca, per controllare la legittimità di tutte le richieste della banca. Con questo strumento si conoscono vari dati a cominciare da eventuali irregolarità applicate sul rapporto bancario e dal saldo reale del rapporto al netto degli indebiti applicati. Non solo, si individuano eventuali usura e anatocismo, si effettua una trattativa a saldo e una a stralcio con la banca.
Si presenta poi un piano di rientro con la banca, opponendosi a richieste stragiudiziali e giudiziali della banca ed evitando la vendita all’asta dell’abitazione. Con questo strumento emergono le clausole vessatorie (come i cosiddetti tassi floor che non scendono se arrivati a una certa soglia); l’anatocismo, cioè gli interessi sugli interessi del finanziamento; l’indeterminatezza del tasso, cioè tasso dal valore non conosciuto al momento della firma; l’usurarietà dei tassi pattuiti; criticità e vizi di forma sulle fideiussione poste a garanzie dei mutui.