La formula del mutuo indicizzato può rappresentare al momento una delle vie d’uscita per sfuggire al caro prestiti.
I rialzi dei tassi d’interesse della BCE non hanno sortito gli effetti sperati, quantomeno per le tasche degli italiani. Forse l’inflazione è scesa di qualche punto ma il potere d’acquisto è crollato drasticamente, mentre i prezzi di ogni bene e servizio continuano ad aumentare senza pietà.
In uno scenario come questo, chi ha un mutuo in essere può tentare alcune strategie per non finire sul lastrico, e chi intende prendere un finanziamento per comprare magari la prima casa deve ponderare ancora più attentamente le proprie scelte.
Tra le varie opzioni a disposizione c’è il mutuo indicizzato, una formula che può essere presa in considerazione, soprattutto ipotizzando che i tassi, prima o poi, dovranno per forza (o quasi) calare.
Cos’è il mutuo indicizzato e perché conviene, almeno in determinati frangenti
Per fare un esempio, si può scegliere di collegare il mutuo ad un certo indice borsistico; in caso di crescita dell’indice, crescerà anche il tasso, mentre quando l’indice si abbassa si ha una riduzione sui tassi d’interesse. La variazione dei tassi può essere molto oscillatoria, ma il vantaggio risiede proprio nella flessibilità di questo tipo di mutuo rispetto a quelli a tasso variabile classici.
Indubbiamente serve una minima conoscenza del mercato e anche una percentuale di propensione al rischio. Giocando bene le proprie carte, nel momento in cui il mercato scende si possono ottenere riduzioni anche molto significative sul totale del finanziamento.
Le condizioni favorevoli del mercato possono perdurare anche per un lungo periodo, ecco perché il tasso indicizzato può rappresentare un’opzione molto interessante per abbattere i costi. D’altro canto, però, chi è inesperto rischia di accettare delle condizioni contrattuali che poi non si confanno con la situazione finanziaria.
Ecco perché, prima di prendere in considerazione la formula del mutuo indicizzato, è sempre bene informarsi adeguatamente.