La prospettiva per i mutui del 2024 grazie al probabile taglio del costo del denaro: cosa succede ai finanziamenti a 20 e 30 anni
Il 2024 probabilmente sarà l’anno della svolta positiva dei mutui sottoscritti con tasso variabile (alle stelle negli ultimi mesi) grazie al probabile taglio del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea con la prospettiva di un miglioramento per mutui e finanziamenti a venti e trent’anni. Le incertezze politiche ed economiche (e anche belliche) rendono difficile fare le previsioni, insegnano gli economisti, ma i numeri possono dare comunque indicazioni importanti se si tengono in considerazioni alcune simulazioni.
Mutui, fondamentali anche le decisioni della Bce
Un indicatore importante è la quotazione dei futures sull’Euribor che a fine 2024 il parametro a tre mesi potrebbe diminuire di 1,5 punti rispetto al valore attuale. Questa è una prospettiva che considera l’andamento degli Euribor di dicembre che non ha sempre rispettato le ultime indicazioni dell Bce.
Bisogna infatti considerare altri fattori come il possibile taglio del costo del denaro previsto per marzo e giugno prossimi: un’opzione che potrebbe essere conveniente per il mutuatario che avrebbe comunque la possibilità di passare al tasso fisso.
Proviamo a fare un esempio di mutuo riportato dal Corriere della Sera che prende in esame un mutuo di 200mila euro di nuova stipula a vent’anni, parametrato al tasso Euribor trimestrale +1,2% (tasso di partenza del 5,2%) assieme a una rata iniziale di 1.342 euro. Se le previsioni dovessero essere giuste, dopo un anno la rata diminuirebbe passando a 1.099 e poi a 1.029 euro l’anno successivo ancora.
Considerando sempre stesso importo di mutuo ma con l’indicizzazione Euribor 3 mesi +1,4% con tasso iniziale di 5,4%, la rata sarebbe di 1.123 euro che calerebbe a 876 euro tra un anno e nel 2026 scenderebbe a 799 euro. L’opzione trentennale, invece, sempre da 200mila euro con indicizzazione a Euribor 3 mesi +1,4%, prevedeva una rata iniziale di 662 euro aumentata a 1.199 euro. La cifra nel 2025 scenderà a 993 euro e l’anno successivo a 921.
Ci sono anche delle agevolazioni per i mutui. Oltre ai classici per la prima e seconda casa che consentono di usufruire del mutuo green per chi sceglie una casa a elevata efficienza energetica (con ristrutturazioni per implementare le sue prestazioni), la Legge di Bilancio (comma 7) ha esteso la garanzia massima dell’80% del Fondo di Garanzia fino al 31 dicembre 2024. Allo stesso momento sono assegnati ulteriori 282 milioni al Fondo per l’anno 2024, implementando la sua capacità di supportare i mutui.