Tempi duri per gli Autovelox da quando la Corte di Cassazione ha pronunciato una sentenza che tutela gli automobilisti sanzionati.
Prendere una multa a causa della velocità troppo sostenuta è piuttosto ricorrente, e le sanzioni spesso sono proibitive, ma una sentenza della Corte di Cassazione ha cambiato le carte in tavola e ora i Comuni e chi gestisce il controllo della velocità dovranno fare attenzione ad un particolare fondamentale, altrimenti non potranno fare cassa con la facilità di prima. Questo non vuol dire però che l’automobilista si debba sentire improvvisamente sollevato dal problema velocità, la coscienza fa la differenza e rispettare certi limiti fa del bene a se stessi e agli altri.
Recentemente la Cassazione ha sentenziato che sono nulle tutte le multe fatte con autovelox approvati ma non omologati. La notizia clamorosa è che gran parte degli apparecchi presenti sulle strade italiane abbiano questo vizio di forma e di fatto chiunque riceva sul posto o a casa una multa per eccesso di velocità, deve sapere che molto probabilmente la sanzione è nulla. Ora resta da capire quando un autovelox non è omologato.
Multa a causa degli autovelox: attenzione, in questo caso non devi pagarla
Ribadiamo che gli autovelox sono stati creati non solo per fare felici le casse dei Comuni ma soprattutto per tutelare l’incolumità degli automobilisti e quindi, prima ancora di capire se la multa arrivata a casa per eccesso di velocità è nulla, si dovrebbe evitare a prescindere di superare i limiti presenti sulle strade italiane. Detto questo, andiamo a scoprire che cosa prevede la legge in tema di autovelox e conseguenti sanzioni per gli indisciplinati.
Secondo la Cassazione è nulla la multa ed eventuale decurtazione dei punti dalla patente, se l’autovelox non è omologato, ma solo approvato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Approvazione e omologazione, dunque, sono due procedimenti separati: non è quindi sufficiente la sola approvazione del Ministero, ma è fondamentale che il dispositivo rispetti le norme che lo riguardano previste dal Codice della Strada.
La sentenza del 21 maggio 2024 del giudice di pace di Pescara che fa giurisprudenza ha annullato il provvedimento del prefetto. È stato evidenziato che il dispositivo “Velocar Red & Speed Evo-R”, non era omologato, nonostante fosse approvato. L’omologazione è una sorta di primo collaudo: serve per verificare che l’autovelox corrisponda alle caratteristiche costruttive e alle regole fissate dalla normativa. Deve essere fatta una sola volta con ditte private autorizzate dal Ministero. Ogni autovelox deve quindi avere un certificato di omologazione.
La taratura invece è un controllo che deve essere eseguita almeno una volta all’anno. La Cassazione ha sentenziato che tutti i tipi di autovelox devono essere periodicamente tarati e verificati. Ogni automobilista che è stato multato ha diritto a verificare, prima di presentare ricorso, se l’apparecchio impiegato dalla polizia è munito dell’apposita omologazione. Può chiedere di verificare il certificato e che gli sia fornita una copia. Se la risposta è negativa, si potrà fare ricorso presso le autorità per ottenere l’annullamento della multa.