Incredibile vicenda, sanzionata per mancanza del titolo di viaggio, ma non era nemmeno sul mezzo. Cosa è successo.
Viaggiare sui mezzi pubblici può garantire comodità e risparmio a chi sceglie questa modalità per spostarsi. Rappresenta anche il sistema con il minor impatto sull’ambiente, contribuendo a diminuire il numero delle vetture private in circolazione sulle strade urbane ed extraurbane. Non casualmente anche a livello statale esistono dei contributi e dei bonus per chi acquista abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico.
Un aiuto a chi a redditi più bassi, ma anche una spinta a usare di più il trasporto pubblico, almeno quando possibile. Viaggiare in bus o metropolitana comunque non è gratuito e tutte le aziende locali di gestione prevedono degli abbonamenti o dei biglietti per le tratte coperte. I controlli servono a garantire che il biglietto sia timbrato regolarmente e in mancanza di un titolo di viaggio è prevista una sanzione pecuniaria per il trasgressore. Ma a volte manca anche il passeggero, non solo il biglietto.
La vicenda quasi surreale risale al mese di gennaio. Una ragazza di Salvirola, comune in provincia di Cremona, riceve una multa dall’azienda locale di trasporto, perché sprovvista del regolare titolo di viaggio per il bus che collega Crema a Salvirola. Una vicenda tutt’altro che eccezionale e purtroppo frequente.
Ma un risvolto imprevisto rende il fatto quasi incredibile. La ragazza in questione, con tanto di nome e cognome, riceve la multa a casa con una sanzione amministrativa di quasi duecento euro. In realtà, la giovane multata su quel bus non è mai salita. È un’altra ragazza che, sprovvista del biglietto, per combinazione o scelta maliziosa, ha fornito quelle generalità al controllore, affermando di non avere i documenti di identità con sé.
Dunque il nome dato al controllore non era della persona senza titolo di viaggio, ma quello della giovane cremasca che tempo dopo ha ricevuto a casa la multa. Per ironia della sorte la ragazza multata aveva un regolare abbonamento, ma quel giorno non era sul bus per mostrarlo. In famiglia la sorpresa è grande, ma la reazione immediata per evitare una sanzione onerosa quanto del tutto immotivata.
Il padre della ragazza, vittima di sostituzione di persona, ha contestato immediatamente la sanzione, inviando copia dell’abbonamento posseduto al momento della stesura del verbale all’azienda di gestione dei trasporti. In più, ha smentito l’orario della multa perché la ragazza in quel momento era già rientrata a casa. L’azienda di trasporto ha annullato la multa, scusandosi per l’accaduto e continuando le verifiche per risalire alla persona che ha causato la vicenda
Emerge chiaramente che uno scambio di persona purtroppo può accadere. Occorre dunque contestare la multa. Infatti in casi come questo dei testimoni possono smentire la presenza della persona multata sul bus, nel momento in cui avviene la violazione. All’azienda di trasporto non resta che ritirare la multa e continuare le ricerche per risalire alla persona senza biglietto.
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