Quella di ricevere una multa è una paura che accomuna tutti quando si mettono alla guida, ma entro quanto va notificata? Ecco come stanno le cose.
Quando ci si mette alla guida, soprattutto nelle grandi città, ci sono sempre dei rischi da tenere in considerazione. Il traffico, la ricerca di un posto auto, parcheggiare laddove è consentito, pagare il grattino per il parcheggio sperando che la fascia oraria coperta sia sufficiente per sbrigare tutte le faccende. Senza ovviamente dimenticare, nel momento in cui ci si allontana di più e si percorrono le vie autostradali, le questioni legate ai limiti di velocità etc. Insomma essere efficienti alla guida significa anche rispettare tante normi del codice stradale che non possono essere ignorate o affrontate con leggerezza.
Nel momento in cui c’è una infrazione, oltre ad un potenziale problema tanto per sé quanto per la circolazione o per la vita degli altri, a seconda dell’irregolarità commessa, il rischio più immediato che tutti quanti corriamo è quello di incappare in una multa stradale. A comminarla è quasi sempre la Polizia Municipale, ma non sempre viene lasciata sulla vettura. Talvolta, come per esempio sempre accade per le sanzioni per infrazioni legate ad un limite di velocità superato, però, essa viene notificata a casa. Ma entro quanto deve avvenire? Andiamo a scoprirlo insieme in maniera dettagliata.
Chiaramente, come tutto in Italia, ha un regolamento ben preciso da tenere in considerazione. In tal caso, la multa per essere valida va notificata entro un termine che viene fissato per legge. La notifica, infatti, deve avvenire in maniera tassativa entro e non oltre i 90 giorni dal momento in cui è stata commessa l’infrazione. Nel caso in cui questo termine non dovesse essere rispettato, la multa non sarà considerata valida. In tal senso, non ha nessun rilievo il fatto che magari gli accertamenti relativi all’identità del guidatore abbiano richiesto molto tempo.
Nel momento, invece, in cui la multa viene spedita tramite raccomandata, si può creare qualche incertezza. In questi casi, infatti, conta la data di spedizione o la data in cui la sanzione viene consegnata nelle mani di chi deve pagarla? In questi casi conta solo ed esclusivamente il momento in cui la multa viene consegnata all’ufficio postale. Se, dunque, viene affidata a Poste Italiane l’83° giorno dopo l’infrazione ed arriva il 92° giorno, allora essa sarà comunque valida.
Se la multa in questione viene notificata oltre questo termine, la sanzione non è valida ma, in tal senso, non basta non pagare l’importo previsto. Bisogna, infatti, presentare una opposizione a questo verbale e le strade che si aprono sono sostanzialmente due. La prima riguarda una impugnazione da fare entro e non oltre i 30 giorni al Giudice di Pace, oppure entro 60 giorni al Prefetto. In quest’ultimo caso il ricorso è gratuito.
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