La maneggiamo e utilizziamo ogni giorno, guardandola a più riprese e ormai riconoscendola bene: tuttavia sappiamo davvero di chi è il volto sul retro della moneta da 10 centesimi?
Sembra passata una vita da quando in Italia si è passati dalla lira all’euro, aprendo così non solo a una nuova valuta economica ma in generale a un’era. L’introduzione della moneta unica continentale ha rappresentato infatti un crocevia già presente nei libri di storia e destinato a segnare per sempre un momento di grande importanza nella storia economica e politica dell’Europa. Da allora l’euro ha simboleggiato la assoluta unità e cooperazione tra i paesi membri dell’Unione Europea oltre a facilitare il commercio e i viaggi all’interno della zona euro aprendo appunto.
Il cambio ufficiale è avvenuto il 1º gennaio 2002, rappresentando non solo un momento epocale nella storia economica dell’Italia ed europea ma anche un periodo in generale di confusione e perplessità per gran parte degli italiani. Inizialmente, infatti, per facilitare la transizioni e permettere che fossero raccolte tutte le lire ancora in circolazione, si transitava con la doppia valuta, dovendo proporzionare ogni acquisto prezzo per prezzo, e andando avanti così per diverse settimane.
Chi rappresenta la moneta di 10 centesimi?
Il taglio più piccolo utile introdotto – al di là dei 2 e 5 centesimi mai accettati con troppo entusiasmo – è stata la moneta da 10 centesimi utile per acquisti minimi o per sommare e arrotondare ad altre monete per determinate compere. Tale moneta è riconoscibile a mille, con quel volto femminile sul retro contraddistinguile ai più. Ma a proposito: vi siete mai chiesti chi o cosa rappresentasse quella figura? Perché prima che avvenisse il passaggio di consegna tra valute c’è stato anche un ballottaggio sulle immagini da posizionare su banconote e monete scelte direttamente dagli italiani attraverso votazioni.
Nella fattispecie non è una domma comune ma una dea: Venere per l’esattezza, in particolare rappresentata nella celebre rappresentazione de “La nascita di Venere” di Sandro Botticelli. Quest’opera d’arte straordinaria, un dipinto a tempera su tela di lino, risiede oggi nella maestosa cornice della Galleria degli Uffizi a Firenze, dopo essere stata originariamente commissionata per la villa medicea di Castello. È diventata non solo un simbolo del Rinascimento italiano, ma anche un’icona globale dell’arte italiana nel mondo.
“La nascita di Venere” è stata accolta giustamente come un’opera d’arte senza tempo, una celebrazione della bellezza e della perfezione femminile che ha attraversato i secoli ispirando e affascinando generazioni di artisti e spettatori. Da un ventennio a questa parte è immortalata su una moneta da 10 centesimi, con la sua bellezza accessibile a tutti tramite un piccolo frammento di arte ed economica da ammirare ogni giorno.