Quali sono i profili più ricercati nel mondo del lavoro: ecco l’elenco delle figure professionali maggiormente richieste dalle aziende.
Il mondo del lavoro oggi non offre grandi possibilità a chi vi si approccia per la prima volta. Nella maggior parte dei casi, le posizioni lavorative aperte sono poche e quelle che ci sono non offrono la giusta retribuzione. Eppure c’è ancora una speranza di ottenere buone posizioni lavorative se si intraprende il percorso di studi più consono alle esigenze del mercato. Esistono infatti alcuni profili più ricercati dalle aziende. Ecco dunque l’elenco delle figure professionali maggiormente richieste.
Quali sono le figure professionali più richieste nel mondo del lavoro: ecco l’elenco
L’utilizzo delle nuove tecnologie aveva già rivoluzionato il mondo degli ultimi decenni, ma è stata la pandemia da Covid-19 a introdurre i maggiori cambiamenti. Dagli incontri in modalità telematica, allo smart-working alla settimana lavorativa breve, le modifiche sono state molteplici. In particolare, negli ultimi due anni i governi hanno discusso riguardo l’opportunità o meno di introdurre la cosiddetta “settimana breve“, ovvero una settimana lavorativa di quattro giorni anziché cinque. Sono proprio queste aziende più all’avanguardia a garantire nuove posizioni ai giovani lavoratori.
Nei prossimi cinque anni, la metà delle offerte di lavoro sarà rivolta ai diplomati tecnico-professionali. Laureati e diplomati dei licei avranno sempre meno possibilità di venire assunti. Chi interrompe gli studi con il diploma professionale vedrà garantirsi offerte di impiego immediato a differenza di chi invece ha impiegato tempo, risorse e fatica per conseguire le lauree universitarie. Secondo alcune indagini svolte, la conoscenza delle lingue straniere permette di guadagnare più soldi. Le lauree, invece, in Italia ricevono sempre meno il valore e l’importanza che meriterebbero.
Si tratta, in sostanza, di un fallimento netto del sistema che invece di garantire a chi studia più opportunità costringe i laureati a lasciare l’Italia dirigendosi verso i Paesi esteri. A rendere evidente questa situazione è uno studio pubblicato dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere dal titolo Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine.
I dati ricavati portano alla conclusione che nel periodo 2024-2028, diplomi e qualifiche professionali continueranno a essere i titoli più richiesti in Italia. Tra il 49,6% e il 50,6% delle offerte di lavoro saranno rivolte a chi è in possesso di un titolo di scuola secondaria superiore. I laureati avranno meno del 40% delle offerte di lavoro. Il restante 10% è occupato dai giovani che non hanno portato a termine il secondo ciclo di istruzione.