Modello 730: tutti i documenti relativi alla certificazione del 2024 che il contribuente deve mantenere fino al 2029. La lista completa
Tempo di dichiarazione dei redditi. Dallo scorso 30 aprile l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contrinbuenti il modello 730 precompilato. Chi non accetta questa soluzione deve recarsi in un Caf o da un commercialista portando con sé una serie di documenti che permettano di compilare la dichiarazione in maniera specifica e precisa.
Non solo quelli che confermano il reddito percepito ma anche quelli relative alle spese per le quali si richiede la detrazione delle tasse. Ma tra questi quali devono essere conservati fino al 2029? Le cose da qualche anno a questa parte sono cambiate ed è bene essere informati. Vediamo tutte le info.
L’Agenzia delle Entrate nel corso dei suoi controlli può chiedere ai contribuenti, in fase di contestazione, di esibire i documenti che attestino quello che è stato dichiarato in fase di dichiarazione dei redditi. Ecco perché la documentazione va conservata per tutto il tempo in cui l’amministrazione può effettuare i dovuti controlli.
Rispetto al modello 730/2024, il termine ultimo entro il quale l’Agenzia può svolgere dei controlli è il 31 dicembre 2029. Fino a questo momento nessuna documentazione deve essere distrutta. Quali sono, dunque, quelli che possono essere oggetto di controllo e che non bisogna buttare?
La regola generale è quella che indica che il contribuente è tenuto a conservare tutti i documenti che ha presentato in fase di compilazione della dichiarazione e che provano le somme percepite del reddito e le spese effettuate e dunque il diritto alla richiesta di detrazioni o deduzioni. Vediamo quali sono nel dettaglio.
Tra i documenti da conservare ci sono tutte le ricevute di pagamento effettuate con i mezzi tracciabili come carte, bancomat, bollettino postale o bonifico bancario riferiti alle spese che si chiede di detrarre: da quelle sanitarie a quelle universitarie e scolastiche o anche gli scontrini e le fatture che provano che il pagamento è stato effettuato in modo tracciabile.
Sono da non buttare anche le ricevute relative alle spese legate all’istruzione dei figli come quelle per gite d’istruzione, mensa, spese di immatricolazione o istruzione, soprattasse per esami di profitto e laurea e quelle per la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea e la frequenza dei Tirocini Formativi Attivi.
Per la detrazione delle sole spese di ristrutturazione edilizia vanno conservate fatture e ricevute di bonifico. Per il calcolo del reddito, il contribuente deve mettere a disposizione la certificazione unica relativa all’anno di imposta.
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