Mutuo a tasso fisso o variabile? Scopriamo al momento qual è la scelta più conveniente e sicura in base ai dati dell’Associazione bancaria italiana
Fare un mutuo per comprare casa e cominciare a mettere le radici di una stabilità per la vita resta uno dei grandi sogni degli italiani, inguaribili sognatori e legati molto al concetto della “casa di proprietà”.
Nella maggior parte delle volte è proprio grazie ai mutui concessi dalle banche (scopri qui cosa serve per ottonerli) che questi sogni si avverano, ma proprio di fronte a questa scelta la domanda più frequente è sempre la stessa: mutuo a tasso fisso o variabile?
In questi ultimi mesi le condizioni offerte dalle banche per comprare un immobile sottoscrivendo un mutuo sono scese ancora in uno scenario positivo secondo l’Associazione bancaria italiana. Vediamo allora per chi voglia fare il grande passo (e non restare in una casa all’affitto) qual è la scelta migliore secondo i dati.
Per comprendere in generale qual è la situazione attuale sui tassi dei mutui riferiti alle case c’è da guardare ai tassi medi. Un modo semplice per capire quale sia la cifra da pagare se si voglia fare un investimento di questo genere. A giugno il tasso medio per l’acquisto di abitazioni è sceso al 3,56%, rispetto al 3,61% di maggio 2024 e addirittura al 4,42% di dicembre 2023.
Una notizia positiva che invoglia quanti vogliano fare questo passo a muoversi in queste settimane nelle quali le cifre si sono decisamente abbassate rispetto allo scorso anno. Acquistare una casa, oggi, è dunque meno caro rispetto a qualche mese fa anche se i dati rivelano che i prestiti sono diminuiti rispetto al 2023 dell’1,7%.
Di contro i depositi dei clienti delle banche sono aumentati dopo un anno in cui le somme sono state costantemente in calo. Il clima di incertezza ha frenato gli investimenti e fatto aumentare i risparmi.
Dopo questa analisi, è bene sottolineare che secondo gli esperti il tasso fisso resta l’opzione più stabile e vantaggiosa per sottoscrivere un mutuo per l’acquisto di una casa. È vero che con quello variabile se i tassi scendono, le rate calano ma se le cose vanno male e aumentano in modo significativo, gli utenti si ritrovano in grande difficoltà. In questo caso, infatti, il sottoscrivente non ha nessuna garanzia. Ecco allora che i mutui a tasso fisso restano i più vantaggiosi con le rate che si attestano sotto il 9% rispetto al 2023.
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