La Commissione europea avverte: “Roma sia pronta a introdurre le misure necessarie”. Dal 2024 al via le procedure per deficit eccessivo
La Manovra economica ottiene un via libera con riserva dalla Commissione europea. Secondo l’esecutivo comunitario, la legge di Bilancio “non è pienamente in linea con le raccomandazioni” formulate dal Consiglio Ue del luglio scorso. Roma quindi deve “essere pronta a introdurre le misure necessarie” per rimettere in ordine le finanze pubbliche. Un giudizio che anticipa la probabile apertura nel 2024 di una procedura per deficit eccessivo.
L’Ue: “Progressi limitati su elementi strutturali, accelerare”
La Commissione “ritiene che l’Italia abbia compiuto progressi limitati per quanto riguarda gli elementi strutturali delle raccomandazioni” e “invita pertanto le autorità italiane ad accelerare i progressi”.
Secondo l’esecutivo comunitario, il Paese non ha rispettato la raccomandazione di limitare l’aumento della spesa primaria netta al +1,3% dal 2023 al 2024, a causa dell’effetto che il Superbonus e i relativi oneri hanno avuto sui conti pubblici relativi al 2023, hanno spiegato da Bruxelles. L’aumento della spesa primaria netta dal 2023 al 2024 previsto dalla Manovra è dello 0,9%. Tuttavia, la spesa primaria netta del 2023 è aumentata a causa dell’agevolazione fiscale edilizia e le stime attuali indicano che sarà più alta delle previsioni, nella misura, si stima, dello 0,8% del Pil. “Perciò la spesa pubblica primaria nazionale netta è valutata come non pienamente in linea con la raccomandazione“.
Le raccomandazioni sulla politica fiscale
“Nel complesso, i frequenti cambiamenti nella politica fiscale aumentano l’incertezza nell’economia, rendendo il sistema fiscale più complesso e aumentando l’onere sulle imprese e sulle famiglie adempienti”, afferma la Commissione europea nell’esame del documento programmatico di bilancio, ricordando che le raccomandazioni al Paese sono “di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e di rendere il sistema fiscale più efficiente“, attuare la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema fiscale e migliorando l’equità, nonché di “allineare i valori catastali agli attuali valori di mercato”.
“Nel 2024 ripartono procedure per deficit eccessivo, Italia a rischio”
Nel 2024 la Commissione europea avvierà “le procedure per deficit eccessivo sulla base dei dati effettivi del 2023“. Lo spiega un alto funzionario Ue. Nell’Eurozona “nove Paesi” presentano un rapporto deficit/Pil previsto sopra il 3% nel 2024. Oltre all’Italia, ci sono Belgio, Spagna, Francia, Lettonia, Malta, Slovenia, Slovacchia e Finlandia.
Con l’Italia “rinviati” altri otto Paesi
A ricevere una promozione con riserva oltre all’Italia, ci sono altri otto Stati membri: Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Portogallo e Slovacchia. Promosse a pieni voti, cioè in linea con le raccomandazioni, sono le manovre economiche di soli sette Paesi: Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Irlanda, Slovenia e Lituania. Sfiorano la bocciatura Francia, Belgio, Finlandia e Croazia, che “rischiano di non essere in linea con le raccomandazioni”.
Giorgetti: “Giudizio previsto, avanti con sano realismo”
“Accogliamo il giudizio della commissione. Tutto come previsto: nonostante l’eredità dell’impatto negativo di energia e superbonus andiamo avanti con sano realismo”, ha commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti dopo il giudizio di Bruxelles sulla manovra.
Gentiloni: “Politiche fiscali siano prudenti. Nessuna bocciatura”
La Commissione europea raccomanda “agli Stati membri di assicurare politiche fiscali più prudenti”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Gli ha fatto eco il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni: “Mentre la Bce porta avanti la lotta all’inflazione” è necessario “adottare politiche fiscali coordinate e prudenti, a partire dalla riduzione delle misure di sostegno all’energia. È fondamentale sia per migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche sia per evitare pressioni inflazionistiche, aiutando così le famiglie a recuperare il potere d’acquisto”.
A margine di una conferenza stampa, l’ex premier italiano ha precisato che “non si tratta di una bocciatura, si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee”,.
Il negoziato sulla riforma del Patto di Stabilità
Le valutazioni sui bilanci programmatici arrivano mentre a Bruxelles sono in corso i negoziati per la riforma del Patto di Stabilità nel tentativo di trovare un equilibrio tra il risanamento del debito e la promozione degli investimenti. L’obiettivo dei ministeri dell’Economia dei 27 è di trovare un accordo entro il 2023. Nel 2024 infatti torneranno le vecchie regole di bilancio sospese fino alla fine dell’anno.
“È essenziale concludere i negoziati sulla proposta della Commissione sulla governance economica ed è essenziale farlo il prima possibile“, ha detto Dombrovskis ricordando l’importanza che l’Europa si dia nuove regole anche per calibrare meglio le leggi di bilancio del prossimo anno.