Se una manovra di bilancio non viene approvata, ci possono essere diverse conseguenze poco piacevoli per l’Italia e i suoi cittadini.
La politica italiana vive giorni di grande agitazione: in questo periodo va infatti approvata la Legge di Bilancio (conosciuta nel gergo tecnico come “Manovra”), uno dei provvedimenti più importanti dell’anno. Questo processo è fondamentale per stabilire come il governo intende raccogliere e spendere denaro pubblico per il prossimo anno fiscale. La manovra di bilancio include tipicamente proposte su tassazione, spesa pubblica, investimenti e altre politiche finanziarie.
Da qualche giorno, però, è evidente che il governo italiano si trovi in una situazione di stallo e, per un insieme di cause, non riesce ad approvare la manovra. Di solito, la situazione si fa preoccupante quando l’approvazione slitta ai giorni compresi tra Natale e Capodanno e quest’anno sembra proprio che andrà così. Il problema principale è che il governo deve ancora presentare uno dei quattro emendamenti annunciati, quello sulle infrastrutture, e non ha ancora discusso nessuna delle 2.600 proposte di modifica presentate dall’opposizione. Nel frattempo, molti italiani continuano a farsi la stessa domanda: cosa succede se la manovra non viene approvata in tempo?
Una situazione preoccupante per tutti i cittadini italiani
La risposta è contenuta in una definizione che fa paura a tutti, politici e cittadini: “esercizio provvisorio”. La Manovra, come stabilito dalla Costituzione, deve infatti essere approvata in via definitiva entro il 31 dicembre dell’anno corrente ed entra in vigore il primo gennaio dell’anno successivo. Se invece l’approvazione non arriva entro quella data, scatta automaticamente l’esercizio provvisorio.
Questo provvedimento straordinario deve comunque essere votato dl Parlamento e non può durare per un periodo superiore a 4 mesi. Quando scatta l’esercizio provvisorio, il governo non è autorizzato ad adottare le variazioni di bilancio previste nella Manovra, ma deve limitarsi a gestire le operazioni di ordinaria amministrazione.
In particolare, ogni spesa pubblica è permessa solo “in dodicesimi“: ogni mese, il governo può usare solo un dodicesimo delle somme previste nei singoli capitoli di progetto di bilancio. È prevista anche la possibilità per il governo di stabilire vincoli ancora più stringenti alle spese.
Come è chiaro, quindi, ci sono varie questioni pratiche che rendono l’esercizio provvisorio qualcosa da evitare a tutti i costi per un governo.Il problema più grave, però, è un altro: non approvare in tempo la Legge di Bilancio rischia di far perdere a un paese la fiducia degli investitori internazionali e delle istituzioni europee. Non riuscire a rispettare un vincolo costituzionale così importante non è certo un bel biglietto da visita, soprattutto per un paese con molti problemi come l’Italia.
L’esercizio provvisorio è una circostanza che è avvenuta nel nostro Paese già 33 volte, ma tutte molto tempo fa. L’ultima è stata 35 anni fa, nel 1988.